“Questo governo verrà ricordato come quello della beffa continua nei confronti dei siciliani. Le situazioni di Trapani e di Lampedusa sono le ennesime conferme che all’emergenza immigrazione si risponde con la sistematica presa in giro“. Lo affermano il segretario regionale della Lega in Sicilia Stefano Candiani e l’eurodeputata Francesca Donato. “A Trapani – continuano Candiani e Donato – il governo attraverso un deputato del Pd si e’ preso la briga di prendere letteralmente a schiaffi il sindaco Tranchida reo di essersi opposto alle dissennate scelte del governo di ormeggiare navi piene di migranti in quarantena nei porti delle città siciliane. Ma la cosa più grave è che a Roma hanno pensato bene di spostare il problema della nave Aurelia dall’altra parte dell’isola, ad Augusta, solo per far tacere il sindaco di Trapani”. Candiani e Donato accusano i ministri degli Esteri e dell’Interno “di fallimento diplomatico in Tunisia”: “I ministri Di Maio e Lamorgese qualche giorno fa hanno lasciato undici milioni a Tunisi per consentire al governo tunisino di rafforzare il controllo delle sue frontiere marittime. A qualche giorno di distanza vediamo già i risultati: 1.400 clandestini sbarcati a Lampedusa in poche ore, hotspot saturo e oltre 40 tunisini in fuga nell’isola. Un vero successo firmato Di Maio-Lamorgese!”
La rabbia, l’esasperazione e la consapevolezza di essere stati lasciati totalmente soli – proseguono gli esponenti del Carroccio – stanno montando ogni giorno a Lampedusa ma anche nel resto della Sicilia e la situazione e’ ogni giorno più critica, con immigrati positivi a decine, fuggiaschi dai luoghi di quarantena e poi dediti ad attività illecite di vario genere. Qui c’e’ una bomba sociale prossima ad esplodere e le incapacità e le prese in giro del governo Conte sono vero e proprio sale su queste ferite”. “I siciliani devono aprire gli occhi: il governo Conte tra incapacità e doppi giochi hanno rimesso in funzione un meccanismo collaudato di business sui migranti che inizia con gli scafisti e si completa poi con la gestione sul territorio nazionale” concludo Candiani e Donato.