La Regione mira a realizzare impianti di biogas. L’assessore Figuccia, parlando di nuove tecnologie, si riferisce proprio a questi impianti.
Attualmente in Sicilia ne esiste uno solo nell’Agrigentino. “I progetti, per realizzarli in tutta la regione, sono pronti ma fermi negli uffici dei dipartimenti Ambiente ed Energia”, dice Salvatore Cocina, dirigente dell’Ufficio speciale per la raccolta differenziata della Presidenza della Regione Siciliana, conversando con i giornalisti nella sede dell’Assessorato regionale ai Rifiuti a Palermo. Secondo Cocina “basterebbero 12 impianti in tutta la Sicilia, di una taglia di 50 mila tonnellate”.
Ma il problema, sottolinea “non è quanti farne ma dove dislocarli, visto che abbiamo riscontrato resistenze. L’ideale sarebbe costruire questi impianti vicino ai bacini di raccolta, dal momento che il trasporto dei rifiuti è costoso”. “Il termovalorizzatore è solo l’elemento che chiude il ciclo – aggiunge Cocina –. Ma la vera strada deve essere la raccolta differenziata, puntare, cioè, a separare le varie frazioni dei rifiuti, per poi produrre il biogas tramite gli impianti di gestione anaerobica e aerobica”.