Oggi al Parlamento europeo la proiezione di “Ero Malerba”, il docufilm di Toni Trupia, scritto con il giornalista Carmelo Sardo, che racconta la vera storia criminale dell’ex boss della stidda di Porto Empedocle Giuseppe Grassonelli e del suo recupero in carcere, dove sta ancora scontando l’ergastolo ostativo.
“È stato un importante momento di riflessione e confronto su temi quanto mai attuali”, ha detto Michela Giuffrida, promotrice dell’evento insieme alla delegazione italiana del Pd. “Parlare di mafia e antimafia, delle condizioni delle carceri, dei processi di recupero e riabilitazione partendo dalla storia e dall’esperienza di un uomo che sta ancora pagando per i suoi errori, assume un significato diverso, pone lo spettatore di fronte a degli interrogativi. La storia di di Giuseppe Grassonelli, che appena ventenne vede morire la sua famiglia in un agguato di mafia e che decide di rispondere con la violenza, per scoprire lo Stato e il senso della legalità solo molti anni dopo grazie al percorso culturale avviato in carcere, é la testimonianza forte e drammatica di un uomo che in cella trova la forza di riabilitarsi. Pochi giudizi e molti dubbi sorgono dalla visione del docufilm, continua Giuffrida. Ci sono ancora contesti in cui i giovani assimilano Stato e mafia? Quanti ventenni oggi, in contesti difficili, si rivolgono alle autorità anziché scegliere la via della criminalità? La storia carceraria di Grassonelli dimostra che l’Unione Europea deve continuare il percorso già avviato per il miglioramento della situazione dei istituti di detenzione e i progetti per il recupero personale e sociale dei detenuti”.
Alla proiezione del docufilm erano presenti il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli, il Presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici Gianni Pittella, il capo delegazione Pd Patrizia Toia, Caterina Chinnici, relatrice della Relazione sui sistemi carcerari e le condizioni di detenzione in Europa, Antonino Moscatt, componente della Commissione Difesa della Comera dei Deputati, il regista Toni Trupia e la produttrice Angelisa Castronovo.