Condividi

Esami taroccati all’Università di Palermo, il processo riparte da gennaio con un nuovo collegio

venerdì 2 Dicembre 2016

Esami taroccati all’Università di Palermo, punto e a capo. Il processo ricomincia dalla casella iniziale  il prossimo 11 gennaio, perché c’è stato bisogno di nominare un nuovo collegio. Il processo per i falsi esami all’università di Palermo vede tra gli imputati Rosalba Volpicelli, un’impiegata dell’università accusata di accesso abusivo a sistema informatico, frode e falsità ideologica in atto pubblico.

A cinque anni dall’avvio delle indagini, il processo di primo grado è quindi ancora alle prime battute. L’inchiesta cominciò infatti nel 2012, quando Volpicelli e l’ex responsabile della segreteria della facoltà di Economia e commercio dell’ateneo palermitano, Paola Adriana Cardella (poi condannata in abbreviato a cinque anni), finirono ai domiciliari.

Secondo l’accusa le due dipendenti dell’Ateneo falsificavano il superamento di esami universitari che non erano stati invece mai sostenuti. Furono scoperti, inizialmente, oltre 200 casi di falsi caricamenti sul computer di esami per un arco temporale di diversi anni, ma molti poi risultarono effettivamente sostenuti.

La facoltà coinvolta nella maggior parte dei casi era quella di Economia e Commercio, ma erano state riscontrate prove taroccate anche in quelle di Architettura, Giurisprudenza e Ingegneria. Secondo la Procura di Palermo, il meccanismo della truffa era semplice. I dipendenti dell’università inserivano nel sistema informatico in dotazione il superamento da parte di numerosi studenti di una serie di esami che in realtà non risultano essere mai stati sostenuti. Il raggiro sarebbe emerso dal confronto tra la documentazione cartacea acquisita nel corso delle indagini, costituita dai verbali e dagli statini e i dati informatici. In abbreviato furono condannati anche due studenti , mentre altri sei patteggiarono. Nel 2014 nove persone uscirono definitivamente con l’archiviazione dall’inchiesta. I loro esami erano regolari e tra loro c’era anche Alessandro Alfano, fratello del ministro dell’Interno Angelino.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.