Si è verificata una nuova esplosione sullo Stromboli, che è stata avvertita distintamente da turisti e residenti che si trovano nell’isola e in quelle più vicine dell’arcipelago. Un’altissima colonna di fumo è visibile anche a diversi chilometri di distanza.
La fuoriuscita di lapilli e altro materiale incandescente ha provocato un incendio sulla zona apicale del vulcano e in contrada Forgia Vecchia, sul versante dell’abitato di Stromboli.
Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana, ha commentato la situazione sull’isola: “Seguo costantemente l’evoluzione della situazione dello Stromboli dopo l’esplosione di stamane. Ho già sentito il sindaco di Lipari. La macchina della Protezione civile e del Corpo forestale regionali, delle Forze dell’ordine e dei volontari si è già messa in moto. Per fortuna non ci sono stati danni a persone o cose. Nelle prossime ore avremo maggiori notizie dagli strumenti di rilevazione dell’attivita’ vulcanica“.
“In modo precauzionale – prosegue il governatore – abbiamo concordato con il sindaco, di interdire, per alcune ore, l’ormeggio ai natanti non di linea. Ovviamente, lo Stromboli fa il suo mestiere e non possiamo rimproverargli nulla. Dipende da noi cercare di rendere compatibile la nostra presenza sull’isola“.
Altri piccoli focolai si registrano nella zona di Ginostra, dove molte persone per proteggersi dalla caduta di cenere e altro materiale vulcanico si sono radunate nella chiesetta della minuscola frazione raggiungibile solo via mare.
Proprio a Ginostra era morto il 3 luglio scorso l’escursionista Massimo Imbesi, 35 anni di Milazzo, colto di sorpresa dall’esplosione mentre era su un sentiero insieme a un amico che si era invece salvato.