“La prossima settimana, su mia richiesta, l’Unità di crisi nazionale si riunirà in Sicilia per fare il punto sull’emissione cenere vulcanica dall’Etna, che dura ormai da mesi, e che purtroppo, secondo le previsioni, non è destinata ad esaurirsi nello spazio di pochi giorni“. Lo ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“L’Etna ci tiene desti e la caduta di cenere – ha aggiunto – crea una condizione di disagio indescrivibile per gli abitanti. Noi abbiamo la necessità di garantirne la rimozione nel più breve tempo possibile e di intervenire anche sui privati. E quando dico noi intendo lo Stato. Ecco perché – ha anticipato il governatore – a Roma chiederemo una norma nazionale per finanziare l’attività di intervento di sostegno a Enti Locali, privati e imprese. E lo stesso chiederemo al Parlamento regionale siciliano. Da Roma ci arriva l’impegno di cinque milioni di euro, il primo – ha sottolineato Musumeci – lo abbiamo già accreditato come Regione. Crediamo di potere mettere assieme altre risorse per creare un fondo con contratto aperto a cui i Comuni potranno accedere senza bisogno di allungare le procedure. Siamo tutti mobilitati – ha concluso il governatore – affinché l’attività di sostegno possa ridurre al mimino gli effetti economici devastanti causati dalla cenere lavica“.