L’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania “tornerà operativo a partire dalle 9” e “le operazioni di volo saranno ripristinate con iniziali limitazioni”. Lo rende noto la Sac, società di gestione dello scalo, chiuso da ieri per l’attività eruttiva dell’Etna con emissione di cenere lavica. La Sac sottolinea che “potranno pertanto verificarsi ritardi sugli orari schedulati” e invita i passeggeri a “informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree”.
Sull’Etna è presente una colata lavica che fuoriesce dal Cratere di Sud Est, con il flusso lavico si sviluppa ad ovest di Monte Frumento Supino. E’ quanto emerge dalle analisi delle immagini della rete di videosorveglianza dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania. Al momento non è possibile stabilire la posizione del fronte lavico più avanzato, che resta confinato nella zona sommitale dell’Etna, a causa della variabilità della copertura nuvolosa. Il tremore vulcano è, al momento, su valori medio-bassi.
I passeggeri in viaggio da Malta a Catania hanno avuto i loro voli cancellati per oggi e domani dopo che il vulcano più attivo d’Europa, l’Etna, ha causato la chiusura dell’aeroporto di Catania a causa di una nuova eruzione domenica. I voli sono stati sospesi fino a quando non sarà possibile riprendere in sicurezza dopo che la pista dell’aeroporto è stata ricoperta di cenere vulcanica.
I voli Air Malta da e per Catania sono stati cancellati e in una dichiarazione Air Malta ha dichiarato di dover cancellare i voli programmati domenica e lunedì a causa della chiusura dell’aeroporto. Ai passeggeri viene chiesto di riprenotare per viaggiare su un volo alternativo o di ricevere un rimborso completo del biglietto. Air Malta si è rammaricata per qualsiasi inconveniente causato che è completamente al di fuori del controllo della compagnia aerea.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano, ha osservato che la copertura nuvolosa in una domenica piovosa impediva la visione dell’eruzione. L’istituto ha affermato che la cenere è caduta anche su almeno un paese sulle pendici abitate dell’Etna. Secondo quanto riferito, le esplosioni potrebbero essere udite ad Adrano e Biancavilla a sud-ovest.
IN AGGIORNAMENTO
Ore 12:00 – Si mantiene basso il livello del tremore vulcanico dell’Etna, si alza, invece, lo stress all’aeroporto di Catania preso d’assalto dopo la ripresa dell’operatività di stamattina, a partire dalle 9. Lo scalo era stato chiuso ieri prima delle 13 per una nuova fase eruttiva dell’Etna, una fontana di lava dal cratere di Sud-Est e l’emissione di cenere lavica, caduta copiosa sul versante Sud-Ovest. L’aeroporto internazionale, che è sempre rimasto aperto, stamattina si è presto riempito, con lunghe code ai varchi di sicurezza.
Molti voli hanno dei ritardi di ore negli arrivi, e questo crea ritardi nelle partenze, acuite anche dal mancati arrivo delle aeromobili ieri quando l’operatività era stata sospesa. Sull’Etna è presente una colata lavica che fuoriesce dal Cratere di Sud Est, con il flusso lavico che si sviluppa a ovest di Monte Frumento Supino. E’ quanto emerge dalle analisi delle immagini della rete di videosorveglianza dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania. Al momento non è possibile stabilire la posizione del fronte lavico più avanzato, che resta confinato nella zona sommitale dell’Etna, a causa della variabilità della copertura nuvolosa. Il tremore, che segnala la carica di energia dei condotti magmatici interni dell’edificio vulcanico, è, al momento, su valori bassi. L’Etna sta riposando, ma non è prevedibile sapere quanto durerà l’attuale tregua, che potrebbe essere apparente: decide “Idda” (‘Lei’, ndr), come la chiamano i catanesi, quando e come farsi sentire.