Il presidente del Palermo Calcio, Giovanni Giammarva, e il legale, Francesco Pantaleone, non sono preoccupati per l’istanza di fallimento che pende sulla testa del club rosanero. Entrambi sono convinti che la società di viale del Fante riuscirà a dimostrare che la situazione economica non è così come viene descritta dalla Procura e che il Palermo non ha problemi tali che compromettono la tenuta dei conti.
Oggi si è tenuta la prima udienza presso la II Sezione civile del Tribunale di Palermo, davanti al giudice delegato Giuseppe Sidoti, al termine della quale Giammarva e Pantaleone hanno parlato con i giornalisti. La Procura contesta alla società di Maurizio Zamparini un buco da 70 milioni di euro. A tal proposito è stata depositata una corposa memoria difensiva che si aggiunge alla consulenza di parte già depositata in precedenza. Sul Palermo, inoltre, pende anche un’inchiesta penale: tra le ipotesi di reato appropriazione indebita, riciclaggio e impiego di proventi di provenienza illecita.
“Ho avuto sempre molta serenità e fiducia, siamo al cospetto di magistrati bravissimi. Avendo visto le carte non ho avuto dubbi”, ha detto il presidente che poi ha aggiunto: “Se i tifosi possono stare tranquilli? Dal mio punto di vista sí, poi è il Tribunale che deve decidere. Spero che la decisione arrivi presto per tanti motivi”.
Anche rispetto al comportamento che la società assumerà in vista del mercato di gennaio alle porte Giammarva e Pantaleo non lasciano trapelare nessuna inquietudine. “Non vorrei rilasciare commenti, il settore sportivo lo lasciamo al direttore Lupo e al presidente Zamparini. Io ribadisco piena fiducia nella Procura e nel Procuratore capo: quello che ho letto ed esaminato ci fa stare molto tranquilli e sempre di più, per fortuna. C’è massima fiducia”. Ancora più nette le parole di Pantaleone: “non riteniamo che ci siano rischi di fallimento e il mercato di gennaio sarà sereno”.