“A Enna assistiamo all’ennesimo scontro tra il commissario Carbone e i circoli locali, una situazione che persiste nonostante il congresso nazionale che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe sancire una nuova fase incentrata sul dialogo con i territori e sul superamento delle troppe criticità ancora presenti che ogni giorno allontanano i nostri militanti da noi”.
Così Antonio Ferrante, componente dell’Assemblea Nazionale del Pd e vice coordinatore dell’area Orlando in Sicilia, commenta la decisione di commissariare il Pd a Enna in seguito all’elezione a coordinatore, da parte dei circoli, di Vittorio Di Gangi.
“Senza entrare nel merito – afferma Ferrante – mi limito a segnalare l’ennesima frattura tra il Pd nazionale, rappresentato dall’ Onorevole Carbone, e i circoli, fatto che, indipendentemente dalle ragioni, rimanda ancora una volta all’opinione pubblica ennese e siciliana l’immagine di un partito incapace di comporre i conflitti e per questo costretto a interventi d’autorità, un fatto inaccettabile soprattutto alla luce del risultato delle ultime primarie che hanno visto l’attuale maggioranza vincere anche in questa provincia”.
“Se ci sono ragioni serie per prolungare il commissariamento di Enna come quello di Messina – prosegue l’esponente del Pd – è tempo che la Segreteria nazionale, attraverso il commissario indicato da Renzi, incontri i territori e i circoli per spiegarle e condiverle, perchè non voglio credere che nonostante il risultato schiacchiante delle primarie si tengano due federazioni immobili a causa di alcuni “personaggetti”, come li avrebbe definiti lo stesso commissario con i toni che ormai gli sono consueti e che già in passato ci hanno alienato consenso anche sul piano nazionale”.
”Nel recente incontro regionale tenutosi a Caltanissetta – conclude – la mozione Orlando, attraverso i propri rappresentanti in Direzione Nazionale, ha preso l’impegno di portare il caso Enna, come anche quello di Messina, all’attenzione della Direzione perchè entrambe le federazioni meritano finalmente l’occasione di scegliere i propri rappresentanti in seno agli organi e così rafforzare tutto il Pd Siciliano in vista delle difficili sfide che ci attendono”.