Si riaccende la speranza di un ripristino della Ferrovia Valle Alcantara, la storica tratta Alcantara-Randazzo. Presso la sede del Parco Fluviale dell’Alcantara si è svolto, infatti, un incontro tra l’Associazione Ferrovie Siciliane, i sindaci e i rappresentati del territorio della Valle Alcantara, e la direzione del Parco.
L’appuntamento fa seguito al positivo confronto avuto con l’Amministrazione del Comune di Randazzo il 21 settembre scorso: nell’occasione al primo cittadino l’Associazione Ferrovie Siciliane aveva illustrato lo studio di fattibilità per il ripristino all’esercizio commerciale della ferrovia Alcantara-Randazzo.
“Nelle oltre due ore di dibattito, con precise valutazioni tecniche ed economiche – fa sapere l’Associazione Ferrovie Siciliane – abbiamo esposto le potenzialità dell’infrastruttura e i benefici sulla mobilità del territorio un cui si snoda, considerando la linea in un contesto trasportistico più vasto di quello originario, raffrontando la nostra tesi con l’eventuale, e limitante, riapertura della linea per i soli treni storici. Superate le perplessità iniziali dovute a discutibili proposte presentate nel recente passato, i presenti hanno condiviso pienamente le nostre valutazioni, e già nelle prossime settimane il confronto sarà esteso ad altri enti locali e regionali direttamente interessati alla riattivazione della ferrovia”.
La ferrovia Alcantara-Randazzo era una linea ferroviaria che collegava Randazzo e l’alta Valle dell’Alcantara con la linea costiera jonica Messina-Siracusa. Sospesa dal servizio nel 1994 e chiusa nel 2002, fu dismessa nel 2011 con Decreto Ministeriale n. 389. Fautrice adesso dell’iniziativa che sta cercando di rendere concreta l’aspettativa di riattivazione di questa importante tratta per finalità turistiche è l’associazione “Ferrovie Siciliane“.
Nel 2017 il Comune di Francavilla di Sicilia, ha votato una mozione consiliare per impegnare i sindaci a porre in essere ogni iniziativa a sostegno dell’opportunità concessa dalla legge 128 del 2017, in cui si prevede che gli oneri finanziari per l’adeguamento delle tratte considerate di pregio, come per la Ferrovia Valle Alcantara, debbano essere interamente a carico del Governo nazionale, ed in particolare dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dei Beni Culturali e del Turismo e dell’Economia.