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Nel corso della celebrazione per la ricorrenza, oggi, del 207° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi ha consegnato alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri la Medaglia d’Oro al Merito Civile con questa motivazione: “Fedele custode dei diritti garantiti dalla Costituzione, l’Arma dei Carabinieri, attraverso il Comando per la Tutela del Lavoro, con eccezionale senso di abnegazione, offriva prova di straordinario impegno e ammirevole dedizione nel garantire il rispetto delle norme poste a salvaguardia dei rapporti d’impiego, delle prestazioni d’opera e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Impegnato in complesse attività di controllo e investigative, il Reparto conseguiva risultati di assoluto rilievo nel contrasto allo sfruttamento illecito delle maestranze e all’odioso fenomeno della tratta degli esseri umani. Le peculiari capacità professionali maturate nel tempo e le affinate metodologie d’intervento permettevano al Reparto di affermarsi anche all’estero come autorevole modello di riferimento, riscuotendo ovunque l’ammirazione dell’opinione pubblica, delle più alte Autorità nazionali e degli Organismi internazionali. Territorio nazionale ed estero, 1926 – 2020″.
Un riconoscimento molto importante che inorgoglisce l’Arma che già nel 1926 aveva creato un apposito Reparto Speciale – il primo tra tutti – a tutela della dignità e sicurezza del lavoro. Nel corso della cerimonia, inoltre, la vedova del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, assassinato a Roma nel luglio 2019, ha ricevuto dal Ministro dell’Interno, alla presenza del Ministro della Difesa, la Medaglia d’Oro al Valor Civile, tributata alla memoria del militare.
Successivamente, il Ministro della Difesa ha consegnato al Ten. Massimo Andreozzi la Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma per la determinazione e il coraggio dimostrati nel corso di un intervento volto a far desistere un uomo che voleva uccidersi a Mira (VE) nel luglio 2020. Consegnato anche il Premio Annuale a sei Comandanti di Stazione, a sottolineare il ruolo nevralgico che queste realtà capillarmente diffuse in tutta Italia, svolgono in favore dei cittadini. Oggi ricorre anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1971.
“Con professionalità e abnegazione l’Arma dei Carabinieri si è adoperata, attraverso tutte le sue articolazioni, per contrastare l’emergenza sanitaria che ha condizionato così significativamente la vita del Paese negli ultimi 15 mesi”. Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi. “Dalla vigilanza del rispetto delle misure per contenere la diffusione del virus, all’assistenza delle fasce più fragili della popolazione, dalla consegna di tablet agli studenti per la frequenza delle lezioni a distanza, alla creazione di centri per i tamponi e per la somministrazione dei vaccini, ai numerosi servizi finalizzati alla distribuzione dei sieri e dei dispositivi di protezione, i Carabinieri sono stati in prima linea. Preziose sono risultate le specifiche competenze del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e di grande rilievo è stato anche l’operato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro che ha contribuito al rispetto delle misure precauzionali anti Covid-19, favorendo la ripresa delle attività produttive in un’adeguata cornice di sicurezza per la salute dei lavoratori”, aggiunge Mattarella.
IL COMMENTO DELL’ASSESSORE RUGGERO RAZZA
“Il giorno della Festa dell’Arma, quando ero bambino, era davvero una festa. Non soltanto per la cerimonia militare o, a Milano, per la visita alle scuderie, dove c’era una baia di nome Tivipera che uno straordinario uomo da poco scomparso, il generale Cesare Vitale, utilizzava come cavia per farci salire su un piccolo di 4 anni la cui suola delle scarpe non arrivava neppure sotto il quartiere della sella. La Festa dell’Arma era un giorno atteso perché era il giorno in cui potevo tenere, alla fine della cerimonia, la sciabola di mio padre. Una scena da cartolina (che peccato non avere più una foto) in cui per i corridoi della caserma si aggirava un nanetto che era alto meno della sciabola che portava a due mani, come fosse in processione. La vita ti porta tante volte dove neppure pensi. E quando diventa presente il futuro, torni ai giorni passati. Con il cuore gonfio di emozioni. E trovi, nel silenzio della casa, il minimo comune denominatore della tua esistenza, che sono i valori insegnati e da trasmettere a chi viene dopo. Auguri ai carabinieri che festeggiano la loro Festa. Con uno sguardo ai loro figli, alle loro famiglie, a chi senza aver mai indossato una divisa la sente comunque cucita sulla propria pelle”.