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Prosegue il calendario di Conformazioni, festival di danza e linguaggi contemporanei, che propone per la giornata del 27 aprile un doppio appuntamento.
Si comincia, alle 17, al Cre.Zi.Plus, ai Cantieri culturali alla Zisa, con l’incontro “Tradire per rinnovare?”, un dibattito sulla critica della danza contemporanea insieme ad addetti dello spettacolo e coreografi per riflettere sui linguaggi della danza e il racconto che se ne fa tra mass media e critica.
A seguire due gli spettacoli serali: alle 21, allo Spazio Franco con “Le Fumatrici di Pecore” con Patrizia Birolo e Antonella Bertoni, regista dello spettacolo e fondatrice, insieme a Michele Abbondanza, della storica Compagnia Abbondanza/Bertoni, in residenza al Teatro alla Cartiera di Rovereto e considerata attualmente una delle realtà più prolifiche del panorama italiano per le loro creazioni, per l’attività formativa e pedagogica e per la diffusione del teatro danza contemporaneo.
Lo spettacolo è una sequenza di coreografiche e performance teatrali, veloci storie di relazione; dialoghi o quadri viventi sui quali si addensano immagini potenti di laiche Deposizioni, di Crocifissioni, di Calvari in ginocchio, di balli liberatori a piedi nudi su musica techno o di dichiarazioni d’amore prese da una canzone di Tiziano Ferro urlata. E ancora di ninne nanne, di giochi pericolosi e di capricci, di corse fanciullesche, di abbracci e di sorrisi, di posture da balletto classico e buffe scomposizioni di linee. Questi corpi dolenti sono continuamente scossi da fremiti di energia, di vitalità, di verità umane affioranti dai soli gesti, dalle immobilità improvvise, dagli sguardi o dai silenzi, che creano complicità.
Alle 22, invece, al Cre.Zi.Plus, lo spettacolo “Annotazioni per un Faust/Incontro” con Marco Bissoli e Ludovica Messina, coreografie di Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli, per una produzione Natiscalzi DT, sempre della Compagnia Abbondanza/Bertoni.
In scena una danza mefistofelica che come nel Faust di Goethe sconvolge e travolge. Le movenze diventano simbolo di uno sconvolgimento della traiettoria, slancio verso altre possibilità. Una danzatrice e un danzatore incarnano le relazioni e i giochi di potere fra Mefistofele e Faust e fra Faust ormai perduto e Margherita, in un passo a due fatto di sottili sfumature di corpi che esemplificano la tensione nella relazione tra gli interpreti.
A chiudere il Festival, domenica 28, saranno i greci Martha Pasakopoulou e Aris Papadopoulos con un duetto dal gioco ritmico che, con ironia, fa riflettere su quanto sia importante condividere uno spazio; e infine direttamente dal Belgio, la coreografa Karine Ponties della compagnia Dame De Pic con due spettacoli che mettono in luce l’universo dell’assurdo prediletto dalla Ponties, al confine tra teatro e danza.
Ulteriori informazioni su orari e biglietti sul sito della manifestazione.