Si scaldano i motori per la prima de Le Rane di Aristofane al Teatro greco di Siracusa. I protagonisti super corteggiati di questi giorni sono loro, Valentino Picone (Xantia) e Salvo Ficarra (Dioniso), rispettivamente servo e padrone che nell’Ade si troveranno a decidere chi tra Eschilo ed Euripide meriti la vittoria come miglior poeta.
Sullo sfondo Atene, una città in crisi, dove il teatro è agli sgoccioli e la politica minata dagli interessi personali e dove tutto si mescolerà il tragico col comico, la verità col paradosso. Le prove questa mattina, all’ex Aula Bunker sede dei più importanti processi alla mafia siracusana degli anni 90, hanno avuto una pausa per presentare tutta la compagnia che Giorgio Barberio Corsetti dirige per la Fondazione INDA verso la prima del 29 giugno prossimo.
“Salvo Ficarra e Valentino Picone saranno le due maschere popolari – commenta il regista in conferenza stampa – la divinità dell’uno, Dioniso (Ficarra), si frantuma nella sua pavidità, nei suoi bisogni corporali, nei suoi fluidi senza perdere la sua lucidità e visione, la continua punzecchiatura al pubblico. Mentre Xantia /Picone è il re dei servitori, il prototipo, l’incarnazione del servo affaticato, affamato, vittima del padrone ma pronto a vendicarsi prima possibile”.
“Non ci inventeremo cose che fanno parte del nostro repertorio – rassicura in conferenza Valentino Picone – piuttosto saremo fedeli ai nostri personaggi aristofaneschi, un po’ alla maniera nostra sicuramente ma con molta prudenza”. Il rischio, in effetti, è quello di non riuscire a dismettere i panni di Ficarra e Picone a cui tutto il pubblico è affezionato ma si ha l’idea precisa, a sentirli entrambi, che l’antica commedia, giorno dopo giorno, diventi una scommessa che i due attori palermitani hanno accettato e che stanno vivendo fino in fondo, con grande energia e passione.
“Quello che vedremo sarà uno spettacolo pieno di sorprese – assicura Barberio Corsetti – che non rinuncia a rimescolare linguaggi diversi come il teatro delle marionette con il prezioso contributo di Marzia Gambardella (direzione e movimento delle Marionette), il teatro di figura, i video ed i richiami alla Nouvelle Vague. Un tocco in più arriverà anche dal contributo del sestetto di musica a cappella SeiOttavi, che con lo stesso regista ha già lavorato nella stagione passata del Teatro Massimo di Palermo. Avendo già apprezzato molto la loro grande versatilità, dall’opera al jazz, dalla musica sacra al rock non potevo che sceglierli per questo appuntamento di grande impegno che sarà Siracusa” – ha concluso Barberio Corsetti.