FIGC.Dopo 3 scrutini senza quorum c’è il ballottaggio.
3 i candidati, Sibilia , Gravina e Tommasi e giochi ancora aperti.
I delegati delle varie Leghe (A, B, Lega Pro e Dilettanti) e componenti (calciatori, tecnici e arbitri) si trovano oggi a Roma e dalle 11,30 all’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino si svolgerà l’Assemblea per eleggere il nuovo presidente della Federazione italiana giuoco calcio.
CHI VOTA – A votare, a scrutinio segreto, saranno 275 delegati, come da regolamento approvato dal Consiglio federale l’8 gennaio scorso. questa la suddivisione: Lega Serie A, 20 delegati; Lega Serie B, 22; Lega Pro, 56; Lega Dilettanti, 90 delegati; atleti (Assocalciatori), 52; tecnici (Assoallenatori), 26; arbitri (Aia), nove. C’e’ pero’ da tener presente che i voti dei delegati hanno “peso” percentuale diverso. L’articolo 3 del regolamento prevede che ai fini delle maggioranze assembleari i 275 delegati esprimano 516 voti, ciò per la diversa ponderazione di ciascuna delle componenti. Il voto dei delegati della serie A vale 3,09 a fronte del 1,17 di quelli di B, di 1,57 della LegaPro, dell’1,95 della Lnd, dell’1,98 rispettivamente dei calciatori e degli allenatori e dell’1,15 dei delegati dell’Aia.
Cosicché 61 è il peso dei voti a disposizione della Lega A (ossia pari al 12%); 26 di quella di B (5%); 88 per la LegaPro (17%); 176 per la Lnd (34%); 103 per i calciatori (20%), la metà per i tecnici ed infine 10 per gli arbitri (2%).
I QUORUM PER L’ELEZIONE – L’assemblea si costituisce in prima convocazione con i delegati che rappresentino almeno la metà più uno dei voti (ossia 259) ed in seconda convocazione con la presenza di almeno un terzo degli stessi (ossia 172). In sede di assemblea, lo statuto Figc prevede che l’elezione del presidente federale avviene al primo scrutinio quando un candidato riporti la maggioranza di tre quarti (75%) dei voti validamente espressi dai delegati. Il quorum poi cala in progressione nelle successivi scrutini: al secondo basta la maggioranza di due terzi dei voti (66%), al terzo basta la maggioranza dei voto (51%). Superato senza successo il terzo scrutinio, “si procede al ballottaggio tra i due candidati che abbiano riportato la piu’ elevata somma percentuale di voti espressi. Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi”.
COMMISSARIAMENTO – In caso di mancata elezione di un presidente da parte dell’assemblea della Figc, il Coni procederebbe al commissariamento. Spetta alla Giunta nazionale del Comitato olimpico indicare il nome del commissario con una delibera, che va approvata dal Consiglio Nazionale.