Presentazione dei calendari relativi ai campionati curati dalla Lega Nazionale Dilettanti in Sicilia .
Trattati molti argomenti dal momento difficile in Figc, problematica della violenza sui campi e comportamenti giocatori in panchina per evitare che nel riscaldamento durante la partita in corso possano creare confusione e problemi all’arbitro.
Evidenziato anche il comportamento dilatorio della Figc a convocare l’assemblea elettiva del nuovo Presidente e convocato finalmente ma il 22 di Ottobre praticamente fra circa due mesi.
Presenti alla cerimonia il Presidente Regionale LND Sicilia, Santino Lo Presti che ha fatto da padrone di casa, il vice Presidente Nazionale Lnd Sandro Morgana, il consigliere del Comitato Regionale Sicilia della LND Dino Corbo , il Delegato del Comitato Provinciale di Palermo della LND Fabio Cardella ,il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Sicilia Michele Cavaretta, il Presidente Provinciale Coni , Giuseppe Canzone ed il responsabile Cip , Stefano Saitta.
Duro ma molto efficace l’intervento del vice Presidente Nazionale LND, Sandro Morgana che ha esposto la posizione in merito al ritardo della convocazione dell’ Assemblea per eleggere il nuovo Presidente Nazionale della Figc e la posizione dei 4 Presidenti considerati per questo ribelli ma che invece vanno avanti compatti, granitici e con una certezza: non ci sarà un 29 gennaio bis. In una calda giornata di settembre romano, prende sostanza il gruppo delle cosiddetti ‘componenti ribelli’ al commissariamento della Figc composto da Cosimo Sibilia (Lega nazionale dilettanti), Gabriele Gravina (Lega Pro), Damiano Tommasi (Aic) e Marcello Nicchi (Aia).
I quattro si sono presentati a Palazzo Chigi per un colloquio con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, e gli spunti non sono mancati.
“Con Giorgetti abbiamo parlato di politica sportiva. Ci siamo presentati al sottosegretario come un gruppo molto compatto. Oggi siamo uniti e consapevoli del fatto che noi dobbiamo comunque dare alla federazione una governance eletta democraticamente”, spiega sorridendo Gravina.
Tutti assicurano al momento che a Chigi non si è parlato di candidature, ma il numero uno della Lnd rassicura: “Il candidato farà parte del 73% della coalizione che dal 18 maggio ha chiesto le elezioni a Fabbricini”.
Presidente condiviso questo l’unico punto certo e punto fermo che conferma che non ci saranno nuove elezioni flop come nel gennaio scorso, circostanza che portò poi al commissariamento. “Il 22 ottobre avremo un presidente. La fumata bianca arriverà con la condivisione di tutti e con la scelta da parte nostra. Nessuno esclude nessuno e nessuno vuole escludere nessuno, noi stiamo lavorando con serenità e tranquillità”, spiega Nicchi che a nome del gruppo dei ribelli apre anche al possibile contributo della Serie A, finora silente sul caos elezioni.
Tra i 4 non c’è nessuna “ipotesi di conflitto”, mentre prevale una critica corale al commissario straordinario Roberto Fabbricini.