Le aspettative e le riforme che il governo regionale aveva posto più di un anno fa dinanzi a Sala d’Ercole sono state deluse e il bilancio non può che essere negativo. Questa è la tesi politica messa a fuoco dal gruppo parlamentare del Pd durante la conferenza stampa all’Ars, a conclusione dei lavori che hanno riguardato la Finanziaria.
I dem tirano le somme: “Si poteva fare di più”, a partire -afferma il partito – dal diritto alla salute “che vede la maggioranza dividersi”. Il problema atavico della Sicilia è la mancanza di medici e la carenza di strutture ospedaliere, poi il numero chiuso. L’esecutivo siciliano “sta andando avanti per via di slogan elettorali e si pensa alle esigenze di territorio della maggioranza in vista della campagna elettorale”. Diversi assessori regionali potrebbero candidarsi alle Europee e “chi governa non deve guardare alle imminenti elezioni, ma al mandato elettorale riconosciuto dai siciliani per governare questa terra”, ha detto il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro.
Eppure in questa Finanziaria, a differenza del passato, c’erano tantissime risorse con un maxiemendamento che vale 100 milioni di euro.
Un fatto fondamentale che il Pd ha voluto evidenziare è il lavoro delle opposizioni “che ringraziamo e con le quali abbiamo sempre un dialogo. Il governo regionale pensava di licenziarla nel più breve tempo possibile e accusando le opposizioni di voler giocare una partita di rimessa. Noi abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità”. Dunque, nessun colpo basso da parte delle minoranza, la tabella di marcia è stata rispettata e la buona fede è stata ampiamente dimostrata già all’inizio dell’iter della legge di stabilità nelle commissioni di merito e soprattutto in commissione Bilancio “dove abbiamo cercato di migliorare le norme, poi messe da parte dal governo. Abbiamo arricchito la manovra inserendo norme di carattere ordinamentale che sono importanti. Siamo opposizioni all’interno dell’aula, ma siamo maggioranza fuori dal parlamento siciliano”, ribadisce Catanzaro.
Un altro tema che, secondo il partito democratico è stato messo da parte nell’agenda del governo Schifani, è l’agricoltura. “Ancora attendiamo risposte dopo gli alluvioni e siamo di fronte alla siccità che prospera. Su 350 mln di euro di danni con 6 milioni non si risolve nulla. Siamo su scherzi a parte”. Pochi sono anche i soldi da mettere a disposizione degli studenti degli atenei siciliani.
I contributi del Pd che promanano da questa legge di stabilità riguardano soprattutto le politiche giovanili, ottenendo uno stanziamento di 600 mila euro per le consulte. Una serie di emendamenti presentati per ridurre i prezzi dei biglietti di trasporto sui treni. Tuttavia, il caro voli rappresenta il nodo ancora da sciogliere. Il Pd ha riferito che qualche giorno fa sono state ampliate le tratte ma ha posto un tema per cui il sistema di controllo complessivo non è adeguato alle richieste presentate e le risorse regionali non sono sufficienti.