Sala d’Ercole avrà tanto da discutere. L’ultimo passaggio formale che riguarda la Finanziaria si è concluso oggi con tanto di relazione portata in aula dal presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. Stabilito il termine per gli emendamenti a sabato prossimo alle 18.30 e rinviando a martedì prossimo, alle 15, l’esame degli articoli comincerà il giorno successivo, mercoledì.
Sono molti i finanziamenti e tanti gli argomenti attenzionati all’interno dei ventidue articoli approvati dalla seconda commissione. Tra le pieghe dei capitoli ci sono gli interventi a favore dell’agricoltura (clicca qui), le strategie per colmare le carenze dei medici e la copertura finanziaria per l‘Agenzia regionale degli investimenti.
Tra i fondi che la Regione ha stanziato per risollevare la situazione siciliana, abbiamo degli interventi che fanno riferimento alla pianificazione del demanio marittimo e la rigenerazione urbana. Si tratta complessivamente di 2 milioni, 1 milione e mezzo per il primo e mezzo milione per tutto ciò che riguarda la rigenerazione di polmoni verdi, parchi urbani e orti urbani al fine di prevenire incendi.
All’articolo 4 della legge regionale 29 novembre 2005 sulle “disposizioni sul rilascio delle concessioni di beni demaniali e sull’esercizio diretto delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo” vengono aggiunti i commi 4,5,6,7,8,9 che riguardano le agevolazioni per quei comuni che non hanno provveduto all’approvazione del demanio marittimo da parte del consiglio comunale.
Per il personale della Regione Siciliana e per l’espletamento delle proprie funzioni, il Fondo si avvale prioritariamente di personale regionale in servizio, il cui onere resta a carico dell’Amministrazione regionale. Può avvalersi di locali, arredi, macchine elettroniche sistemi informativi messi a disposizione a titolo gratuito dalla Regione. La dotazione organica complessiva del Fondo è ridotta in misura non inferiore al 20 per cento rispetto alla data di entrata in vigore e nel rispetto del principio di equilibrio di bilancio. I contratti collettivi di lavoro del personale dipendente dell’Amministrazione regionale, si applicano al personale regionale le disposizioni e l’onere per le risorse assunzionali del Corpo forestale della Regione siciliana che sono valutati in euro 10.665.897,84 per l’esercizio finanziario 2025, in euro 16.417.133,68 per l’esercizio finanziario 2026 e in euro 20.790.990,52 per l’esercizio finanziario 2027 da iscrivere alla Missione 9. La spesa complessiva a carico dell’Amministrazione regionale per far fronte al pagamento dei corrispettivi per la fornitura unitaria di servizi strumentali, ausiliari e aggiuntivi, acquisiti in convenzione con la società consortile per azioni Servizi ausiliari Sicilia è determinata per ciascun anno del triennio 2025-2027 in euro 43.567.000,00 da iscrivere in apposito capitolo di spesa.
Per i lavoratori delle attività di pubblica utilità e socialmente utili, per intenderci gli Asu, oltre 8 milioni di euro spalmati dal 2025 al 2049. Al fine di favorire la fuoriuscita dal precariato le società e gli organismi sono autorizzati ad assumere con contratto di lavoro a tempo parziale, a seguito di specifico avviso pubblico di selezione e nelle qualifiche di appartenenza, nella misura di trenta ore settimanali, fino ad un numero massimo di 258 lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità e in attività socialmente utili e 19 lavoratori del partenariato sociale.
Per il settore della forestazione, in cui non mancano le criticità e le emergenze, distinguiamo due differenti blocchi. Gli operai forestali che fanno capo al Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale (assessorato agricoltura) e il Corpo Forestale, che dipende dall’assessorato al territorio.
Per il primo, nel 2025 ci sono 91 milioni e 100 per gli interventi di parte corrente e 74 milioni per gli interventi in conto capitale, per il 2026 e 2027 per ciascun anno la spesa è di euro 101.069.400,00 per interventi di parte corrente e di euro 74.000.000,00 per interventi in conto capitale.
Per il Corpo forestale nel 2025 ci sono invece 105 milioni circa per gli interventi di parte corrente e 1 milione per gli interventi in conto capitale, per il 2026 e il 2027 per ciascun anno la spesa è di 110 milioni circa per interventi di parte corrente e 1 milione per gli interventi in conto capitale.