Finanziaria snella, sì, ma l’agguato a Sala d’Ercole (meglio conosciuto da queste parti col nome di ostruzionismo) è sempre dietro l’angolo. Ecco che allora Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima a Palazzo dei Normanni, allerta le opposizioni: “Come sappiamo la legge elettorale non ci ha garantito di poter lavorare in condizioni ottimali – sottolinea Aricò – Aspettiamo la proposta del governo e speriamo che il confronto con le opposizioni sia il più veloce possibile“. L’assessore Armao ha annunciato una Finanziaria con non più di otto-dieci articoli: “Se si dovessero portare più articoli – dice Aricò – le opposizioni potrebbero strumentalizzare le proposte del governo e rallentare i lavori d’aula“.
Un’analisi critica con lo scorso esecutivo regionale, quella dell’ex candidato sindaco di Palermo ai tempi di Futuro e Libertà: “Abbiamo un problema di natura economica e finanziaria. La Corte dei Conti negli ultimi rilievi ha sottolineato come nello scorso bilancio della Regione, quello redatto dallo scorso governo, mancavano a consuntivo oltre 100 milioni di euro. L’assessore Armao – sottolinea Aricò – è corso ai ripari per trovare un equilibrio di bilancio. Riteniamo che quest’anno si potrà approvare la Finanziaria già al mese di dicembre senza ricorrere all’esercizio provvisorio. Tutte le riforme verranno rimandate al collegato“.
Aricò interviene anche sul tema delle Province, che corrono il concreto rischio del default: “Il Presidente Musumeci ha sempre detto cosa pensa Diventerà Bellissima delle Province – ricorda Aricò – Riteniamo si tratti di organi importanti perché intermedi tra il governo regionale e i centri urbani, in particolare quelli più piccoli. Purtroppo la Legge Delrio ha disegnato meccanismi di secondo livello, andremo avanti così”.