Con 9 milioni 652 mila 970 euro la Città Metropolitana di Messina con 600 mila abitanti ha meno risorse di Siracusa (che di milioni ne avrà oltre 10) che pure ha metà e la stessa cifra di Agrigento che ha circa 400 mila abitanti. Per Cateno De Luca nella distribuzione dei 237 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione tra le città della Sicilia i conti non tornano.
Delibere alla mano, quella del Cipe che stanzia le risorse destinate a interventi volti a colmare il gap con il resto d’Italia, e quella della Regione Siciliana che le distribuisce tra le 9 province dell’isola, De Luca non comprende il criterio di assegnazione. Soprattutto contesta la disparità di trattamento.
“Vorrei capire perché Catania avrà il 18% della somma complessiva, più di 47 milioni e mezzo, dei quali 40 per il solo Palazzo di giustizia e si piazza prima tra i territori che avranno risorse- spiega De Luca– O Palermo che ha pure più abitanti di Catania, arà oltre 28 milioni 11 dei quali per la sola Misilmeri. E Messina viene dopo Siracusa e con la stessa cifra di Agrigento. Anzi, al Comune di Messina zero euro, perché le risorse andranno ad altri Comuni della nostra Città Metropolitana. Quale criterio è stato adottato?”
L’ex sindaco De Luca e l’ex assessora alla programmazione europea Carlotta Previti non lo dicono apertamente ma sentono puzza di “dispetto” nei confronti di un’amministrazione che non è mai stata tenera con il governo regionale. E se dispetto non è certo è stata dimenticata.
“Alla vigilia delle elezioni c’è a chi va tanto e a chi va niente- prosegue De Luca- Se io fossi il sindaco di Palermo mi arrabbierei ugualmente. Poi vado a vedere le singole voci e mi arrabbio ancora di più. Ci sono 8 milioni per alcune chiese. Mi chiedo, quali chiese e perché? E’ stato finanziato un solo cimitero. Dov’è allocato? Una sola pista ciclabile, una sola scuola, un palazzo municipale, tre impianti sportivi……Beh, io non voglio pensare male però a questo punto pretendo la revoca di questa distribuzione. Chiederò accesso agli atti”.
Il Fondo coesione e sviluppo 2021-2027 ha l’obiettivo di “dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese”. Il Fondo è finalizzato al finanziamento di progetti strategici di carattere sia infrastrutturale, sia immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale in un quadro di unitarietà̀ strategica, tenendo conto di principi di complementarietà̀ e addizionalità̀ sia con la programmazione dei fondi europei, sia con gli interventi di carattere ordinario. De Luca e Previti non vedono in questa ripartizione nessuno dei principi individuati dalla delibera Cipe.
“Ma c’è di più-prosegue De Luca– Il 75% (€ 178.040.655,42) della intera dotazione finanziaria (€ 237.096.977,23) è stato destinato a servizi di rilevazione del personale regionale, servizi di telefonia integrata, siti internet, cluster, ristrutturazione di caserme, chiese ed il Palagiustizia invece di essere destinato ad interventi capaci di innalzare stabilmente la persistente competitività e permettere la rinascita agendo per colmare il gap con il resto d’Italia.”
L’ex assessore Carlotta Previti evidenzia un’altra anomalia nella selezione dei progetti da finanziaria. “Non è stata rispettata la natura dei fondi FSC che sono fondi addizionali ai fondi europei – dichiara Carlotta Previti–. È obbligo tenere conto dei principi di complementarità e addizionalità̀ sia con la programmazione dei fondi europei che del PNRR. La selezione operata con delibera regionale contiene profili di incoerenza con le finalità del Fondo di Sviluppo e Coesione e potrebbero essere non riconosciute le spese di alcuni interventi. In sostanza si sostiusce la spesa ordinaria con questi foni. Cosa c’entrano i telefonini dei dipendenti, i bagde, il portale con gli interventi necessari per colmare il gap? Se questo è l’esordio del centro destra sulla programmazione dei fondi europei la Sicilia non avrà nessuna possibilità di recuperare il divario con le regioni più virtuose.”
Non a caso i due esponenti di Sicilia Vera sottolineano che le altre regioni del sud non hanno seguito gli stessi criteri dell’isola. Infine la delibera del Cipe ha ripartito tra la Calabria e la Sicilia parte dei residui della programmazione FSC 2014-2020. La differenza è abissale. Alla Regione Calabria vanno più di 44 milioni, alla Sicilia 632 mila euro.
“Ci chiediamo infine che fine abbiano fatto i fondi POC” De Luca e Previti ricordano tutte le somme, comprese quelle previste dalla legge regionale 8/2018 e mai assegnate. Si va dalle risorse per il risanamento a quelle per l’ex Sanderson fino all’approvvigionamento idrico ed al Dopo di noi.
“Forse alcune cose non sono piaciute al vice presidente Armao- commenta Carlotta Previti– Ad esempio i 71 milioni che siamo riusciti ad individuare per l’Hub Innovazione dello Stretto e per il quale ormai possono partire gli appalti. L’unico neo è l’ex Casa del portuale che appartiene alla Regione e per la quale continuaiamo ad avere uno scontro con lui. Ma noi non vogliamo pensar male….
Carlotta Previti forse no ma Cateno De Luca sì e conclude.“A chi dichiara che il territorio di Messina è stato penalizzato dai cattivi rapporti di Cateno DE LUCA con Musumeci – rispondo che questo agire amministrativo penalizza i territori condizionandone lo sviluppo. I finanziamenti sono pubblici e devono essere gestiti con criteri di trasparenza e imparzialità e non in base a rapporti personalistici o peggio logiche elettorali.”
LA RIPARTIZIONE
CITTA’ METROPOLITANA DI CATANIA
€ 47.659.508,04 (di cui € 40 Milioni solo per il Nuovo Palazzo di Giustizia di Catania)
Popolazione 1.074.089 abitanti (01/01/2021 – Istat)
Comuni n. 58
Densità 300,57 ab./km²
Superficie 3.573,51 km²
Città Metropolitana di PALERMO
€ 28.375.344,24 (di cui € 11.702.531,16 a Misilmeri che ha ab. 29.283)
Popolazione 1.208.819 abitanti
Comuni n. 82
Densità 241,32 ab./km²
Superficie 5.009,21 km²
Libero Consorzio di SIRACUSA
€ 10.384.281,08
Popolazione 386.071 abitanti
Comuni n. 21
Densità 181,75 ab./km²
Superficie 2.124,19 km²
Città Metropolitana di MESSINA
€ 9.652.970
Popolazione 603.980 abitanti
Comuni n. 108
Densità 184,93 ab./km²
Superficie 3.266,07 km²
Libero Consorzio di AGRIGENTO
€ 9.196.665,32
Popolazione 416.181 abitanti
Comuni n. 82
Densità 136,33 ab./km²
Superficie 3.052,82 km²
Libero Consorzio di TRAPANI
€ 3.371.822,53
Popolazione 418.277 abitanti
Comuni n. 25
Densità 169,36 ab./km²
Superficie 2.469,70 km²
Libero Consorzio di CALTANISSETTA
€ 2.865.000,00
Popolazione 253.688 abitanti
Comuni n. 22
Densità 118,63 ab./km²
Superficie 2.138,47 km²
Libero Consorzio di RAGUSA 2.690.000,00
Popolazione 314.910 abitanti
Comuni n. 12
Densità 193,92 ab./km²
Superficie 1.623,91 km²
Libero Consorzio di ENNA € 2.000.000,00
Popolazione 157.690 abitanti
Comuni n. 20
Densità 61,25 ab./km²
Superficie 2.574,67 km²
i dati sono aggiornati al 01/01/2021 – Istat