Nella giornata di ieri è stato approvato al consiglio comunale di Palermo i fondi ex Gescal rimasti per decenni nel cassetto e recuperati grazie al Patto per il Sud.
Un accordo tra la Regione Siciliana e il Comune di fine aprile ha permesso di sbloccare un fondo di 58,7 milioni di euro rimasto impantanato per vent’anni che servirà a finanziare decine di interventi di riqualificazione nei quartieri periferici Sperone, Zen e Borgo Nuovo, dalla ristrutturazione di alcune scuole alla realizzazione di parchi e giardini fino al recupero o al completamento di strade e piazze.
“Siamo contenti dell’accelerazione in Consiglio comunale dello sblocco dei fondi ex Gescal e speriamo che i progetti diventino velocemente cantieri, dato che ormai i tempi della burocrazia sono insostenibili”, afferma il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi.
“Abbiamo detto più volte che l’avvio di cantieri piccoli e medi è la strada da intraprendere per cercate di uscire da questa profonda crisi e dotare la città di nuovi servizi – continua Miconi -. Adesso è ancora più necessario e urgente costituire quella task force per l’emergenza nel settore dell’edilizia tra Ance e Comune di cui spesso si è parlato, per monitorare e accelerare l’avvio delle opere e svolgere attività di monitoraggio sull’avanzamento dei lavori realizzati con i fondi ex Gescal, ma anche con quelli per le periferie e per i parcheggi che l’amministrazione regionale sta accreditando al Comune di Palermo”, chiosa il presidente di Ance Palermo.
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