Più di trenta comuni coinvolti. Ottantacinque progetti finanziati. Oltre 170 milioni di euro di investimenti. Basta questo a riassumere l’impatto che avrà il pacchetto di opere approvato sull’Area Funzionale Urbana (FUA) di Palermo. Interventi che saranno sostenuti a valere sui fondi PO-FESR 2021-27 e che riguarderanno una serie di ambiti funzionali: dalla mobilità sostenibile alla tutela dell’ambiente e dei siti culturali.
FUA Palermo, oltre trenta comuni coinvolti
La città che riporta il maggior numero di progetti finanziati è il Comune di Palermo, così come si legge all’interno della determina firmata l’11 luglio dal direttore generale Eugenio Ceglia. Oltre al capoluogo siciliano, sono interessate dal piano FUA le città di Trabia, Torretta, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Misilmeri, Bagheria, Santa Flavia, Altavilla Micilia, Casteldaccia, Carini, Capaci, Terrasini, Isola delle Femmine, Montelepre, Monreale, San Giuseppe Jato, Bolognetta, Cefala Diana, Ventimiglia di Sicilia, Marineo, Baucina, Santa Cristina, Villafrati, Mezzojuso, Cinisi, Ficarazzi, Villabate, Giardinello e Piana degli Albanesi.
I progetti finanziati nel capoluogo siciliano
Concentrandosi sul capoluogo siciliano, sono più di una ventina i progetti contemplati nell’elenco FUA. Alcuni di questi sono stati anticipati nelle scorse settimane dalla redazione de ilSicilia.it. A cominciare dal nuovo campo da rugby che sorgerà in via Di Vittorio, nel cuore del quartiere Sperone. L’intervento, su cui è stato recentemente varato il documento unico di progettazione, vedrà un investimento complessivo da 4,5 milioni di euro.
Nella categoria dei “già visti” su questi canali figura anche il progetto per realizzare un “nodo intermodale” per i mezzi pubblici in piazza Politeama. In particolare, sarà previsto un fondo da 1,7 milioni di euro. Di questi 1 milione servirà alle opere di edificazione (pavimentazione, arredo urbano, alberature, nuovo impianto d’illuminazione e servizi per annullare le barriere architettoniche), mentre la restante quota riguarderà le spese (progettazione, IVA, indagini, imprevisti e segnaletica). Obiettivo: completare i lavori entro fine 2029.
A proposito di luoghi d’interscambio, nell’elenco FUA di Palermo figurano i nodi intermodali del parcheggio Francia (1 milione), futuro capolinea della linea E, e di piazza Giulio Cesare (11,9 milioni). Luogo in cui partiranno e si concluderanno le corse della linea C. Tratta che interconnetterà l’area della Stazione Centrale alla Stazione Notarbartolo. Quest’ultima transinterà anche da piazza Tukory, per la cui riqualificazione è previsto un investimento da 2,3 milioni di euro.
La mobilità sostenibile: tram e mezzi pubblici
Grande spazio sarà dato alla mobilità sostenibile e alla riduzione dell’emissione di CO2 nell’atmosfera. Protagonista del programma è il progetto del sistema tram di Palermo. Nell’elenco dell’area FUA del capoluogo siciliano spunta infatti la riqualificazione del terminal di piazza Boiardo. L’operazione vedrà un importo necessario di poco superiore ai 3 milioni di euro. L’intervento sarà funzionale all’adeguamento degli spazi antistanti la stazione Notarbartolo al fine di accogliere in futuro la linea B.
Tratta che collegherà la sopracitata piazza Boiardo alla stazione Giachery. E proprio su quest’ultima area si registra il finanziamento da oltre 400.000 euro per supportare gli interventi di rigenerazione urbana su cui si erano registrate alcune interlocuzioni fra Comune di Palermo ed RFI. Sempre in ambito tram, è stato approvato il capitolo di spesa da oltre 19 milioni di euro per l’acquisto di nuovi mezzi. Ciò in vista della costruzione delle tratte relative alla fase due del progetto. Sul fronte dei mezzi pubblici su gomma invece, è previsto un capitolo di spesa da 2 milioni di euro per installare in città nuove pensiline e segnaletica elettronica intelligente.
Fua Palermo, gli investimenti su ambiente e beni culturali
Cambiando ambito, nelle pieghe dei progetti finanziati con fondi PO-FESR viene recuperato l’intervento che punterà a realizzare la “green way“ di Palermo, ovvero la riconversione in pista ciclabile della porzione del vecchio tratto ferroviario che collegava il capoluogo siciliano al comune di Monreale. Il progetto, giunto alla fase di studio di fattibilità tecnico-economica, necessiterà una spesa da 5,8 milioni di euro.
Sempre in ambito ambientale, si registra la presenza di un capitolo di spesa da quasi 400.000 euro per realizzare un museo nella riserva naturale di Monte Pellegrino, oltre che della realizzazione di alcune reti anti-caduta massi su viale Diana. Figura inoltre un finanziamento da oltre 5 milioni di euro per la fornitura di beni e servizi per la gestione delle emergenze di Protezione Civile.
Passando al fronte dei beni culturali, all’interno del programma FUA è previsto un investimento da 4,2 milioni di euro per riqualificare gli spazi esterni dei Cantieri Culturali della Zisa. Circa 880.000 euro saranno invece destinati alla manutenzione straordinaria dei prospetti e al restauro di alcuni elementi lapidei di Villa Niscemi. Ci sarà inoltre un fondo da 8,6 milioni di euro dedicato allo stralcio funzionale relativo al restauro del Teatro Massimo di Palermo, in particolare dell’aggiornamento delle dotazioni impiantistiche e funzionale.