La legge 181 del 1989 recante “Misure a sostegno e reindustrializzazione in attuazione del piano nazionale di risanamento della siderurgia” prevede delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriale. In attuazione di tale normativa, sono stati individuati i territori delle aree di crisi industriale non complessa ammessi a tali agevolazioni e, per quanto riguarda la Provincia di Trapani, i Comuni che rientrano in tale elenco, pubblicato in allegato al Decreto Direttoriale Mise del 19 dicembre 2016 sono: Alcamo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Gibellina, Salemi, Vita, Custonaci e Trapani.
Possono accedere alle agevolazioni le imprese di qualunque dimensione costituite sotto forma di società di capitali. L’agevolazione potrà consistere in un finanziamento agevolato per il 50% degli investimenti ammissibili (da restituire in massimo 10 anni), in un finanziamento a fondo perduto e contributo diretto alla spesa non superiore al 25% dell’investimento ammissibile e in un’eventuale partecipazione al capitale su richiesta dell’impresa.
Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia a partire dal 4 aprile prossimo. Un ruolo fondamentale per non vanificare gli investimenti lo avranno i Sindaci. Proprio per questo, il presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno, ha inviato stamani una nota ai Comuni interessati, chiedendo un incontro al fine di mettere in atto tutte quelle misure o attivare gli strumenti che possano agevolare e/o attrarre gli investimenti. “Sappiamo quanto dura sia la strada per un imprenditore che si deve confrontare con i tempi imposti dalla burocrazia, quindi il nostro obiettivo – dichiara Gregory Bongiorno – è quello di prevenire tali ostacoli suggerendo ai sindaci gli strumenti di cui dotarsi per venire incontro alle esigenze delle imprese”.