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Il botta e risposta

Forza Italia divisa sui migranti, Ruvolo e Gallo replicano a D’Agostino

mercoledì 9 Novembre 2022

Altro che fibrillazioni da centrodestra siciliano targate Gianfranco Miccichè. Il botta e risposta tra alcuni deputati di Forza Italia ha a che vedere con la delicata questione della gestione dei migranti su Geo Barents e Humanity 1. A sollevare qualche disappunto, ieri, è stato il deputato catanese rieletto all’Ars, Nicola D’Agostino, dopo aver fatto un sopralluogo al porto della Città etnea, dove alcuni migranti non erano ancora riusciti a mettere piede a terra, criticando la scelta del governo Meloni.

Posizione del tutto diversa è quella dei colleghi forzisti Margherita La Rocca Ruvolo, in pole position per l’assessorato alla sanità, e Riccardo Gallo. 

Poche settimane fa Forza Italia e la coalizione di centrodestra sono stati scelti dagli elettori per governare il Paese con un preciso programma che, sulla gestione dei flussi migratori, prevede proprio ciò che il Governo Meloni sta attuando con fermezza e serietà. Nessuna vita a Catania è stata messa a rischio, donne e bambini sono stati fatti sbarcare, la vicenda è stata gestita con determinazione ma nel rispetto delle persone e dei diritti umani. Ci sorprendono, dunque, le parole del collega Nicola D’Agostino sulla vicenda Ong al porto di Catania, parole distanti dall’equilibrio e dalla ragionevolezza già manifestata dalla premier Meloni e, in Sicilia, dal presidente Renato Schifani” .

Le posizioni di D’Agostino, per quanto legittime, sono in contrasto con la linea e gli impegni assunti da Forza Italia e dal centrodestra dinanzi agli italiani e ai siciliani. Quegli stessi impegni su cui abbiamo preso i voti e vinto le elezioni, chiudendo la lunga stagione dei governi Pd non scelti dal popolo”, concludono Ruvolo e Gallo.

Una vergogna politica tenere di fatto sotto sequestro decine di rifugiati”, ha scritto ieri D’Agostino  parlando di “Scelta disumana e pericolosa. Non oso pensare alle ulteriori ricadute internazionali se qualcuno si facesse male. Ricordo che, sebbene sia giusto reclamare e pretendere la cooperazione europea, Germania, Francia e Spagna accolgono molti più rifugiati di noi ogni anno. La sola Germania nel 2021 ben 200mila, contro i nostri 50mila. Si accolgano questi uomini con la giusta misura e civiltà, e nel frattempo si facciano valere le ragioni italiane in sede europea”.

Ieri la scelta l’ho fatta d’istinto”. Rientrava da Palermo per le formalità prima dell’insediamento, e ha sentito di dover andare al porto di Catania. Semplicemente per testimoniare che non la pensava come Giorgia Meloni, “e che l’essere stato candidato ed eletto in Forza Italia creava certamente dei dubbi. Che andavano spazzati via”.

D’altra parte – aggiunge – come è possibile che un partito iscritto al Ppe possa avere posizioni simili? È stato un clamoroso errore aver acconsentito alle decisioni di questo nuovo ministro dell’Interno. Io ho voluto dire, in piena libertà di mandato parlamentare, che la pensavo diversamente. Senza retorica e senza giri di parole, ho parlato di disumanità, di propaganda, di numeri falsi, di linguaggio neppure fascista, ma nazista: ‘carico residuale’ e ‘selezione’ sono termini che non si possono accostare ad esseri umani, forse neppure ad animali. Poi – sottolinea D’Agostino – la ragionevolezza ha prevalso, sono scesi tutti a terra e il pretesto dei ‘disturbi psichici’ ha consentito di salvare la faccia del Governo, che rimane però di bronzo! Ma che soddisfazione sapere di aver dato testimonianza ad una causa giusta: chi si è premurato di difendere queste folli decisioni è stato battuto sul campo della civiltà, dell’umanità e dell’intelligenza. Io non le ho mandate a dire e mi sono certamente fatto qualche nemico a destra, ma la cosa non mi preoccupa. Sono preoccupato – chiosa il deputato di Fi al’lArs – per il silenzio del presidente della Regione, anche perché la questione fatalmente si riproporrà. Spero non sia questa la nuova stagione dell’omologazione culturale e dei nuovi camerieri a pieno servizio. Viva la Libertà e la Democrazia”.

 

 

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