Forza Italia vola in alto, l’obiettivo è quello di continuare a governare su tutti i livelli: le Europee (e le elezioni Provinciali) di giugno saranno lo strumento per dimostrare la capacità di generare il consenso. Una chance da non sottovalutare se a scendere in campo per la corsa a Bruxelles sarà l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, autentico recordman di preferenze a Palermo.
Fiducia e soddisfazione non sono mancate di certo al congresso provinciale che si è tenuto sabato a Mondello con il presidente della Regione Renato Schifani che ha parlato di un partito ad oggi non più leaderistico, ma liberale e pluralistico e pronto ad un rilancio forte consolidando il rapporto con gli alleati. Un partito, ha detto il governatore siciliano, “aperto al dialogo e in grado di accogliere diverse istanze della platea dei moderati”.
Adesso che non c’è più Silvio Berlusconi, Fi dovrà sbracciarsi per ricostruire un futuro quanto più roseo possibile e anche in Sicilia la regola di arrangiarsi diventa basilare, soprattutto in un momento così centrale legato anche alla leadership del governatore siciliano Renato Schifani. La ripartenza dopo i congressi provinciali nasce all’insegna di un radicamento diverso che deve trovare forza anche nella competizione, a parti invertite, rispetto all’ultimo ventennio, con i parenti serpenti della coalizione di centrodestra: a partire da Fratelli d’Italia. Il rapporto degli azzurri con i meloniani rimane il vero baricentro del raggruppamento.
Gli azzurri del post-Berlusconi si riorganizzano sul territorio anche in vista del congresso nazionale di febbraio e i numeri appaiono solidi: complessivamente oltre 12.000 iscritti e le due province maggiormente rappresentate e rappresentative del partito, nato trent’anni fa, sono quelle di Palermo e Catania con circa 3.000 iscritti in ciascuno dei territori. Anche in provincia di Trapani i dati sono confortanti.
Le aspettative sono più che positive come fa notare il capogruppo di Forza Italia all’Ars Stefano Pellegrino: “Ci sono grandi prospettive e spazi nel futuro, Forza Italia è attrattiva e moderata capace di coinvolgere tutte le sensibilità presenti sul territorio. Le Europee saranno il banco di prova di questa grande sensibilità che in questo momento è presente all’interno del partito. Quella dell’assessore Tamajo è una candidatura forte, stiamo parlando del mister preferenze a Palermo. E non si tratta di una battaglia con l’assessore Falcone su Catania, ma di una sana concorrenza anche perché entrambi avranno comunque il piacere di rimanere in Sicilia che è la più grande vittoria. Per nessuno sarà una sconfitta. Anche a Trapani abbiamo numeri importanti, stiamo iniziando a costruire il partito anche secondo gli schemi che vanno oltre la mediocrità, bensì proiettati verso obiettivi che a breve dovrebbero arrivare”.
Le Province siciliane rappresentano l’altro grande tema su cui Sala d’Ercole sarà chiamata ad esprimersi a breve. La seduta è prevista per domani alle 15 con la discussione generale. Senza dimenticare che il superamento della legge Delrio rappresenta la conditio sine qua non: “Andremo avanti con le Province e a breve inizieremo col voto e spero – continua il deputato azzurro – di avere la norma entro la prossima settimana. Abbiamo avuto delle rassicurazioni da parte del governo romano che non ci sarà l’impugnativa. La copertura finanziaria c’è per andare alle elezioni e per gestire il nuovo organismo che si creerà con il presidente della Provincia e i consiglieri provinciali. Riteniamo che, alla luce di quelli che sono gli orientamenti della Corte costituzionale, il rischio di impugnativa sia minimo. Speriamo bene”.