Rimane ancora una storia infinita quella che riguarda l’applicazione del regolamento attuativo sul fotovoltaico, oppure qualcosa si muove negli uffici della Regione?
Negli ultimi anni, in Sicilia si sta registrando un trend positivo per il numero di impianti fotovoltaici installati, come risulta dalle carte della Regione sull’argomento.
Il governo Schifani ha partecipato, nei giorni scorsi, alla conferenza Stato-Regioni in merito alle aree idonee in cui è possibile implementare gli impianti. Si comincia dunque a delineare un quadro ben preciso in cui lo Stato – per obbligo di legge – ha già avviato un percorso che definisca le zone interessate. L’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro, ha predisposto la bozza di un decreto relativamente all’individuazione delle aree non idonee all’installazione degli impianti fotovoltaici in Sicilia, già sottoposto all’attenzione del presidente della Regione Renato Schifani, e incontrato il partenariato che ha trasmesso delle osservazioni.
“Un provvedimento sul quale c’è una condivisione di massima”, ha spiegato Di Mauro, auspicando al tempo stesso e nel più breve tempo possibile l’approvazione e la pubblicazione non solo per tutelare il territorio, ma anche per dare una risposta certa a chi sfrutta le energie rinnovabili e a chi vuole investire in campo fotovoltaico.
Servono regole chiare per l’installazione di tali impianti su terreni agricoli. Infatti, non sarà possibile installare impianti ovunque, ma su terreni che sono funzionali alle esigenze del sistema agricoltura.
Sul fronte delle risorse economiche da stanziare, c’è un precedente. Circa 400 mila euro erano stati previsti in Finanziaria per i contributi agli utenti destinati all’installazione di impianti fotovoltaici per uso domestico. Ma poi non si è saputo più nulla. Sin dal mese di maggio, da Viale Campania si è rimasti in attesa del regolamento attutivo che avrebbe dovuto fare da raccordo allo sblocco delle risorse da destinare poi ai cittadini. L’esponente dell’esecutivo regionale ha anche valutato, insieme agli uffici tecnici, la possibilità di incrementare questa dotazione finanziaria stabilita in bilancio, perché irrisoria rispetto al tipo di attività e allo sforzo economico da sostenere. L’obiettivo non è solo quello dell’incentivazione energetica, ma anche quello di avviare delle procedure per allargare la cerchia di utenti che possano partecipare, prima che gli uffici adottino la direttiva sul bando – per il quale gli interessati aspettano ancora la pubblicazione – e di procedere ad una graduatoria definitiva.
A distanza di oltre tre mesi non si ravvisano novità sostanziali, tranne il fatto che sul tavolo del governatore siciliano è già arrivato il provvedimento a firma di Di Mauro. Dunque, sarà solo questione di tempo?