Tante coincidenze uniche convergono nel debutto dell’opera “Fra Diavolo“, in coproduzione con il Teatro dell’Opera di Roma, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, in scena al Teatro Massimo di Palermo dal 21 al 27 marzo.
Prima volta in versione originale francese del libretto di Eugène Scribe e musica di Daniel-François-Esprit Auber per la opéra-comique che vanta un cast quasi interamente siciliano; prima volta al Teatro Massimo e prima volta dell’utilizzo di scene realizzate con innovative stampanti 3D.
Partiamo dal cast, ne fanno parte: il tenore messinese Antonio Siragusa, che ritorna a Palermo dopo tanti anni, nei panni del brigante Fra Diavolo, che si alternerà con Giulio Pelligra, per la giovane Zerline canteranno Desirée Rancatore e Anna Maria Sarra, Lady Pamela sarà interpretata da Chiara Amarù e da Sonia Ganassi, con loro Marco Filippo Romano (Lord Cockburn), Giorgio Misseri (Lorenzo), Francesco Vultaggio (Mathéo), Paolo Orecchia (Giacomo), Giorgio Trucco (Beppo), Giuseppe Toia (Un soldato), Tommaso Caramia (Un contadino), Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro Massimo.
E se la fantasia è la firma dell’innovazione che possono contribuire a dare tutti gli artisti nei loro diversi settori, sono Barberio Corsetti per la regia, già noto al pubblico palermitano per la sua impronta moderna, insieme a Massimo Troncanetti per le scene realizzate, in polimeri di mais, con moduli prodotti con stampanti tridimensionali.
Sono questi i tasselli, insieme ai video di Igor Renzetti, Lorenzo Bruno e Alessandra Solimene, alle coreografia di Roberto Zappalà e alle luci di Marco Giusti, a fare di un’opera con qualità di “leggerezza” un prodotto di grande creatività e innovazione.
Il personaggio di Fra Diavolo è il brigante Michele Pezza, che all’inizio dell’Ottocento derubava i viaggiatori sfuggendo ripetutamente ai soldati del Re di Napoli; la bella Zerline, figlia dell’albergatore di Terracina, il suo amato, l’ufficiale dei carabinieri Lorenzo, e i due turisti inglesi in vacanza in Italia, Milord Cockburn e Lady Pamela, vengono presi di mira dalle trame di Fra Diavolo e dei suoi complici.
Secondo il direttore Jonathan Stockhammer: “Fra Diavolo viene spesso accostata alle opere buffe di Rossini e Donizetti, ma io la sento anche molto vicina alla grande musica sinfonica, a Beethoven, certo, ma anche a Bruckner“.
GUARDA LA VIDEO INTERVISTA IN ALTO.