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Il commento

Fsc Sicilia, Cgil: “Nessuna strategia per recuperare il gap con il resto del paese”

sabato 25 Maggio 2024
Alfio Mannino

E’ critica l‘analisi di merito della Cgil Sicilia in vista della firma dell’accordo tra governo nazionale e regionale sulla programmazione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) destinate all’Isola. “Dal piano che la giunta regionale ha esitato e che firmerà lunedì la presidente del Consiglio Meloni, non si evince alcuna strategia concreta di superamento del gap tra la Sicilia e il resto del Paese – dichiarano Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia e Francesco Lucchesi componente della segreteria regionale con delega ai Fondi strutturaliQueste risorse, congiuntamente ai Fondi strutturali europei, avrebbero dovuto essere invece lo strumento finanziario principale tramite cui attuare politiche mirate per lo sviluppo della coesione sociale economica e territoriale e per rimuovere gli squilibri esistenti“.

Francesco Lucchesi

Nonostante i sindacati abbiano più volte chiesto un confronto sull’utilizzo dei 6,8 miliardi di euro, al netto dei 1,3 miliardi “scippati” per il Ponte di Salvini, l’incontro è sempre stato negato sia alle parti sociali che a tutto il partenariato economico e sociale. “Prendiamo atto invece che sono stati anche previsti numerosi interventi frammentati in tanti piccoli rivoli, utili solo a dare agio a qualche deputato regionale e nazionaleaggiungono Mannino e LucchesiE mancano invece del tutto investimenti infrastrutturali strategici per l’innovazione e la digitalizzazione, che dovevano piuttosto servire per rafforzare il nostro apparato produttivo e sociale. Se ne evince come si voglia abbandonare la Sicilia al suo destino, sprecando ancora una volta enormi risorse pubbliche“. Dal decreto regionale, secondo i dirigenti della Cgil Sicilia emerge una parcellizzazione delle risorse e una riproduzione di vecchi progetti non portati a termine in passato, in quanto ormai fuori dai tempi previsti dalla vecchia programmazione.

Non è prevista nessuna risorsa sulla medicina territoriale, per esempio, e le risorse sul campo infrastrutturale sono insufficientidenunciano ancora Mannino e LucchesiSi mettono solo 251 milioni per la rete autostradale Palermo-Messina-Catania, gestita dal Cas, quando lo stesso consorzio afferma che per mettere in sicurezza l’infrastruttura stradale servono almeno 3 miliardi di euro. In più si prevede la costituzione di un comitato di indirizzo e vigilanza per la trasparenza, in cui non sono coinvolte le parti sociali, alla faccia della trasparenza“.

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