Dopo la nomina di Aurora Caggegi a commissaria regionale da parte di Elly Schlein, con il compito – tra i tanti – di curare le attività della stagione congressuale, i Giovani Democratici Siciliani si sono riuniti a Catania per celebrare il IV congresso regionale. Non ci sono state sorprese, l’ennese Marco Greco ha riassunto l’incarico dopo lo stop della primavera scorsa.
Segretario regionale dei Giovani Democratici Siciliani Marco Greco, come si sente a ricoprire nuovamente l’incarico lasciato l’anno passato?
“È un grande onore e soprattutto una grande responsabilità. Anzitutto devo ringraziare le centinaia di iscritte e iscritti dei 52 circoli siciliani che hanno dato fiducia e sostegno alla mia proposta politica. La nostra mozione si è caratterizzata fin da subito per aver messo al centro autonomia e indipendenza politica dei giovani nei confronti degli ‘adulti’ del Partito. Qualcuno sosteneva che questo sarebbe stato un deficit perché mi avrebbe precluso il sostegno elettorale da parte dei maggiorenti del Partito. Ho sempre pensato invece che i giovani abbiano le idee chiare e non abbiano bisogno del permesso del Deputato o del Dirigente di Partito di turno per proporre iniziativa politica ed evidentemente questa idea è piaciuta all’80% dei votanti“.
Qual è ad oggi lo stato di salute dei GD?
“Lo stato di salute è ottimo, ma non ci accontentiamo. Nonostante i tanti anni di vacatio politica, attualmente in Sicilia ci sono 53 circoli dei giovani democratici, l’ultimo costituito due giorni fa a Mazara del Vallo. I Giovani Democratici siciliani esprimono decine di consiglieri comunali (4 nei capoluoghi, a Catania, Siracusa ed Enna), centinaia di rappresentanti nelle scuole e nelle università e, dopo l’ultima fase congressuale, anche diverse decine di apicalità nella struttura del Partito. Posso affermare che siamo sicuramente una delle Unioni Regionali più attive e in salute d’Italia e sicuramente costituiamo la principale forza politica giovanile dell’isola. Chiaramente questo non basta: abbiamo ancora tanto lavoro da fare e l’obiettivo politico è portare l’organizzazione giovanile ad esprimere da qui ai prossimi anni dei propri rappresentanti negli organismi nazionali di rappresentanza, a partire dal CNSU. Poi chissà, magari un giorno arriveremo anche ad eleggere una giovane democratica o un giovane democratico all’A.R.S. o in Parlamento: se lo fanno le organizzazioni giovanili di altri partiti, perché non dovremmo riuscirci noi?“.
Quale saranno le prime azioni che intraprenderà?
“Già abbiamo fatto una serie di attività tra cui quella regionale sulle aree interne a Castelbuono, abbiamo aperto un nuovo circolo a Mazara del Vallo, ci sono state due iniziative a Siracusa e una a Niscemi sulla Palestina. Il tema della Palestina è quello che stiamo affrontando e che affronteremo con forza nei prossimi giorni e settimane per chiedere al governo regionale ma anche a quello nazionale di prendere una posizione più dura e forte verso quello su cui non abbiamo difficoltà a definire genocidio, tecnicamente a norma del diritto internazionale di questo si tratta. Chiaramente ci occuperemo anche del congresso nazionale dei Gd che finalmente è arrivato e non possiamo che esserne felici, la Sicilia avrà sicuramente un ruolo politico centrale nella costruzione del nuovo percorso politico nazionale, quindi saremo fortemente impegnati in questo“.
Come si rapporterà con il partito?
“I GD sono un’organizzazione autonoma e indipendente, questo l’ho sempre rivendicato con forza, ma non sono un corpo estraneo o diverso dal Partito. Il Partito ci ha dato la possibilità non solo di partecipare alla vita democratica degli organismi ma di esserne protagonisti attivi: nelle scorse settimane sono entrato a far parte della Segreteria Regionale e nelle prossime la Direzione Regionale del Partito verrà integrata con altri 10 componenti indicati dall’organizzazione giovanile che si aggiungeranno a quelli già eletti in fase congressuale. È un atto di fiducia importante da parte del Segretario Regionale e della Presidente del Partito Li Calzi, perché questo porterà i GD ad esprimere quasi il 15% dei componenti del massimo organo di rappresentanza del Partito. Al netto degli organismi, il rapporto con il Partito è ottimo sul piano politico. Lavoriamo fianco a fianco e questo è assolutamente un bene per tutta l’organizzazione“.
Infine, la sua speranza per il futuro
“La speranza è che in Sicilia il Pd ma in generale il campo progressista possano creare un’alternativa di governo valida e credibile difronte l’elettorato che riesca a far dimenticare gli anni del mal governo che stiamo vivendo. dalla gestione dei fondi pubblici al disastro del PNRR, purtroppo queste politiche di non governo le paghiamo soprattutto noi, la nostra generazione, quindi la speranza è che si possa costruire anche in Sicilia un campo progressista che sia veramente credibile e alternativo e in questo noi vogliamo dare e daremo il nostro contributo“.