E’ la prima Rettrice dell’Università di Messina, e già questo è un fatto significativo in un ateneo che ha visto la totalità della governance sempre e solo al maschile. Ma per Giovanna Spatari, neo Rettrice, c’è un altro risultato importante. La sua candidatura è stata tutta in salita, poiché sostenuta dall’ex Rettore Salvatore Cuzzocrea che si è dimesso ad ottobre dopo il caso sui rimborsi. Non era data per vincente, invece Giovanna Spatari, medico del lavoro, ex pro rettrice al Welfare e alle Pari Opportunità, stata eletta con 624 voti a favore. Anche l’esito del primo turno era stato a pochi voti di distanza da Limosani, al termine dello spoglio fermo a 555 preferenze. Dalla sua Giovanna Spatari ha avuto, dopo il primo turno, l’appoggio di Giovanni Moschella, terzo candidato che si è ritirato dalla corsa ed ha raggiunto un accordo con il gruppo dell’ex pro rettrice.
Dopo aver ringraziato il corpo elettorale la Spatari ha detto: “Garantisco massimo impegno e totale dedizione. Voglio essere strumento per garantire clima sereno e per raggiungere gli obiettivi dell’Ateneo. Dedico questa elezione ad Antonella Cocchiara e ad Angela Bottari ed alle altre compagne di viaggio“.
Sicuramente alla luce dei risultati e soprattutto di un lungo periodo, il mandato Cuzzocrea, contraddistinto da una forte conflittualità tra le parti (area Cuzzocrea e area Navarra), il primo compito della Rettrice sarà quello di “pacificare” il clima. E per tutta la durata della campagna elettorale Giovanna Spatari non ha mai alzato i toni, ha sempre usato parole come persone al centro, studenti al centro, unità, professionalità, partecipazione. Nessuno scontro, semmai la rivendicazione di una storia personale e professionale tale da poterle consentire di ambire e “conquistare” quell’ermellino che per la prima volta in uno dei più antichi atenei va ad una donna.
Ha infranto un “tabù” e sicuramente nel prossimo sessennio userà la stessa determinazione e lo stesso coraggio che ha dimostrato in questi due mesi di campagna elettorale che hanno visto momenti di tensione mediatica altissimi. Il solo essere la “candidata di Cuzzocrea”, dopo lo scoppio del caso l’aveva posta in una posizione di svantaggio. Lei ha tenuto la barra dritta, insieme ad un gruppo che l’ha sostenuta e incoraggiata ad andare avanti puntando sui programmi, sulle tante cose da fare e su quello che l’Università si aspetta da lei adesso.
LE DICHIARAZIONI DI LIMOSANI
CHI E’ GIOVANNA SPATARI
Giovanna Spatari, Ordinaria di Medicina del Lavoro presso l’Università degli Studi di Messina, direttrice del Dipartimento ad attività integrata dei Servizi, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino”, componente, in qualità di esperta, della Commissione Consultiva permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, componente del Comitato tecnico-scientifico dell’INAIL, Presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro, delegata nazionale della Federazione Italiana Società Mediche (FISM) per i temi di genere.
Titolare, in qualità di responsabile scientifico, di progetti di ricerca di interesse nazionale e coautrice di documenti di indirizzo e linee guida operative per l’attività dei medici competenti. Relatrice, su invito, a seminari e workshop di carattere scientifico e ad eventi di divulgazione sociale organizzati da enti ed istituzioni pubbliche e private sui temi della tutela della salute dei lavoratori, della promozione della salute, della parità di genere. Referente regionale dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute delle Donne (ONDA).