Guarda la video intervista in alto
Quindici bandi per un totale di quasi 146 milioni di euro. A tanto ammonta la dotazione residua del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 e verrà messa tutta a disposizione del settore primario, così come previsto dal programma.
I nuovi bandi sono stati presentati oggi 17 aprile, in una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, dal presidente della Regione Nello Musumeci, alla presenza dell’assessore all’agricoltura Edy Bandiera e dei dirigenti generali dei competenti dipartimenti Carmelo Frittitta e Mario Candore.
Undici avvisi saranno pubblicati entro fine aprile, gli altri a maggio. Nel frattempo ci sono un centinaio di agricoltori che attendono ormai da mesi il decreto di finanziamento – sono quelli della misura 4.1 – e 1350 aspiranti giovani imprenditori che sperano di leggere il proprio nome nella graduatoria definitiva che ancora non si riesce a vedere la luce sul sito ufficiale del Psr Sicilia.
«Sono davvero contento – ha evidenziato il governatore – per questa iniziativa a sostegno di una agricoltura che, in tutta Italia, vive una condizione di obiettiva difficoltà. In questi mesi, subito dopo l’approvazione della Legge di stabilità e del Bilancio abbiamo lavorato per mettere insieme iniziative varie a favore del settore agricolo. E quella che presentiamo oggi è una di queste. Con orgoglio – ha aggiunto – posso dire che la Sicilia è tra le prime Regioni d’Italia per la spesa relativa al Psr, con 628 milioni di euro già certificati, pari al 28 per cento del Programma».
Ecco in sintesi i bandi presentati oggi: 40 milioni di euro per gli investimenti nelle aziende agricole; 35 milioni per l’agricoltura biologica; 22 milioni di euro per la viabilità rurale; 12,5 milioni di euro per le zone svantaggiate montane e le isole minori (due bandi); 9 milioni di euro per il contenimento della erosione; 6,5 milioni di euro per il ritiro delle superfici lungo i corsi d’acqua; 5 milioni di euro per gli investimenti non produttivi in aziende agricole; 5 milioni di euro per il sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici; 3,5 milioni per la conservazione delle risorse genetiche vegetali; 2,5 milioni di euro per la preservazione della biodiversità; 2,2 milioni di euro per la diversificazione delle attività agricole; 1,5 milioni di euro per la conservazione della biodiversità (risorse genetiche in agricoltura); un milione per sostegno a scambi interaziendali; duecentomila euro per il mantenimento dei campi degli agricoltori custodi.
A parte i bandi, il governatore ha sottolineato l’istituzione, a seguito di un confronto con le organizzazioni di categoria, di alcuni tavoli di filiera: zootecnica, agrumicoltura e ortofrutta. Musumeci ha anticipato anche che a maggio verrà presentato all’Ars il disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica, con l’obiettivo di riconsegnarne agli agricoltori la dirigenza e la gestione.
«Abbiamo dato uno slancio all’attuazione del Programma – ha evidenziato l’assessore Bandiera – i bandi che saranno pubblicati sono frutto di un’attenta concertazione con il territorio e mirano a rendere le nostre aziende più innovative e di qualità, quindi più vicine a ciò che chiede il mercato. La riedizione di alcuni bandi è stata fatta proprio guardando al reale contesto produttivo».
«Apprezziamo finalmente l’arrivo, anche se in ritardo, di bandi tanto attesi che abbiamo fortemente sollecitato», dichiara Rosa Giovanna Castagna, presidente Cia Sicilia. «Inoltre, attendiamo la riforma dei Consorzi di bonifica – conclude Castagna – affinché la loro dirigenza e la gestione vengano date agli agricoltori, però liberi da debiti pregressi».