di Valerio Gugliotta, navigator Centro per l’Impiego di Catania
Quando i Navigator sono scesi in piazza, lo scorso 18 Novembre, uno degli slogan riportati sui cartelloni era “per fare GOL servono i NAV”. Il termine “NAV” definisce ormai in gergo questi professionisti, tra i pochi in Italia a conoscere – avendolo attentamente analizzato e dibattuto, anche pubblicamente – il grande piano di investimenti e di misure che il Governo ha messo in campo nel settore delle Politiche Attive del Lavoro.
Lo scorso 27 Dicembre 2021, sulla Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il Decreto “Adozione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL)” del 5 novembre 2021, a firma del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando.
All’articolo 3 co. 5 è disposto quanto segue:
“Qualora emergano, in sede di monitoraggio e analisi dei dati di avanzamento del Programma GOL, criticità nel raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1 e del traguardo di cui al comma 2, l’ANPAL identifica tempestivamente, sulla base delle evidenze emerse, le regioni e le province autonome che presentano particolari ritardi nell’attuazione e, d’intesa con le medesime e con il supporto di ANPAL Servizi S.p.a., attiva interventi di tutoraggio, fermi restando i poteri sostitutivi di cui all’art. 12, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77”.
Inoltre, all’art. 4 co. 1 viene disposto:
“Al fine di dare tempestiva ed efficace attuazione al Programma, con decreto del segretario generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è istituito il Comitato direttivo di GOL, organismo coordinato dal direttore dell’ANPAL in cui sono rappresentate tutte le regioni e le province autonome, oltre all’ANPAL medesima e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il Comitato si avvale della consulenza scientifica di INAPP e del supporto di ANPAL Servizi S.p.a.”.
Dalla lettura di quanto sopra riportato, è chiara una cosa: all’interno del programma GOL il MLPS riconosce ad Anpal Servizi S.p.a. un ruolo ben definito e tutt’altro che secondario. Infatti, non solo ne prevede un ruolo di supporto all’attività di ANPAL (l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) e del Comitato direttivo di GOL, ma anche viene riconosciuta quale “amministrazione, ente, organo o ufficio” alla quale attribuire in via sostitutiva “il potere di (…) provvedere all’esecuzione ai progetti” (art. 12, co. 1 del D. L. 77/2021 “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza”).
Appare essere quindi del tutto infondato quanto era stato riferito lo scorso 13 dicembre alla delegazione di lavoratori che, assieme alle rappresentanze sindacali, era stata ricevuta al MLPS: Anpal Servizi non viene chiusa, ma avrà un ruolo specifico anche all’interno del Programma GOL.
Alla luce di ciò, dunque, una prima domanda da fare è d’obbligo. Con la prossima scadenza dei contratti dei circa 2.100 Navigator attualmente in servizio (che rappresentano oltre la metà della platea professionale in azienda), con quali risorse umane Anpal Servizi potrebbe affrontare questa sfida? Inoltre, considerata la necessaria capillarità d’azione sui territori nell’attività di tutoraggio e (forse anche) di sostituzione ai Servizi al Lavoro regionali, come può pensare di privarsi del supporto di questi lavoratori? Va ricordato, infatti, che già nel Piano Industriale di Anpal Servizi S.p.a 2020-2022 veniva sottolineato come la presenza dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro venga garantita “da ANPAL Servizi con circa quattromila operatori (inclusi i Navigator) presenti in tutte le regioni d’Italia” (p. 30).
Considerato lo status in cui versano i Servizi al Lavoro regionali, spesso ingolfati tra eccessivi burocratismi e inefficienze infrastrutturali di sistema, e tenuto conto degli sfidanti obiettivi del Programma GOL (il prossimo milestone da raggiungere scade già alla fine del 2022), risulta chiaro che serve urgentemente la piena valorizzazione e il riconoscimento dell’utilità di questa platea di lavoratori. Sarebbe assurdo, infatti, affrontare questa sfida privandosi di oltre duemila specialisti, laureati magistrali, già vincitori di una pubblica selezione, adeguatamente formati per mesi dalla stessa Anpal Servizi S.p.a., con quasi tre anni di esperienza sul campo nei Centri per l’Impiego regionali, molti dei quali con precedenti esperienze nel settore privato dei servizi per il lavoro e delle politiche attive.
Serve, a questo punto, una riflessione laica, scevra da influenze dettate da una narrazione mediatica ideologica come quella di questi anni, che riconosca l’utilità di questi professionisti e ne valorizzi il loro ruolo all’interno della riforma delle politiche attive del lavoro e del programma GOL. Si inizi, pertanto, un percorso che porti questa comunità professionale ad avere operatività all’interno di GOL e porti a una definitiva stabilizzazione all’interno di una rinnovata architettura istituzionale dei servizi pubblici al lavoro.
Il rischio serio è quello di non riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati e di perdere gran parte delle opportunità di investimenti economici e sociali, senza precedenti nel nostro Paese, previsti all’interno del PNRR.
Quello sì, che sarebbe un autoGOL.