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qualche dato

I primi 100 giorni del Presidente. Schifani e i suoi assessori: luci e ombre

sabato 25 Febbraio 2023

Un consuntivo sui primi 100 giorni del governo guidato dal presidente Renato Schifani, e il primo fatto positivo riguarda sicuramente la manovra finanziaria, ( la prima di questa giunta) approvata dopo sedute no-stop, scongiurando un esercizio provvisorio che poteva essere più lungo del previsto. Il ritardo è di circa un mese e mezzo. Tuttavia, il presidente Schifani è riuscito nel suo intento: consentire alla Regione di operare annualmente con il bilancio approvato nel minor tempo possibile. Un traguardo che nessuno dei suoi predecessori era stato in grado di raggiungere nelle ultime due legislature. Un dato a suo favore, lo dimostrano i risultati del sondaggio di Keix “Data for Knowledge” realizzato in esclusiva per ilSicilia.it. sull’operato del presidente: un siciliano su tre valuta favorevolmente il suo operato, dunque il 55% dei siciliani ha espresso fiducia nei confronti del governatore. (Leggi qui il sondaggio: https://ilsicilia.it/sondaggio-in-esclusiva-per-ilsicilia-it-i-100-giorni-di-schifani-le-pagelle/).

Una pagella piuttosto buona nel suo complesso, se a questa si aggiungono quelle degli assessori. Marco Falcone, assessore al Bilancio, non si è risparmiato, cercando di far quadrare i conti, e riuscendo nell’intento, nonostante le perplessità espresse più volte dalla Corte dei Conti. Ottimo lavoro quello di Mimmo Turano – dato che emerge dallo stesso sondaggio – con delega alla pubblica istruzione e formazione professionale. Attenzione alle scuole. Oltre 91 milioni di euro, con i fondi del PNRR, per finanziare le 44 le opere di edilizia scolastica selezionate da realizzare in Sicilia entro il 2025. La Regione Siciliana ha presentato al Ministero dell’Istruzione l’elenco degli interventi coerenti con le finalità e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e in linea con quanto richiesto dal “Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica. Per quanto riguarda le attività produttive – l’assessorato guidato da Edy Tamajo –  il governo regionale sta mettendo in moto una macchina complessa di aiuti e contributi destinati alla crescita e allo sviluppo delle imprese siciliane, per recuperare il terreno perduto e superare la crisi determinata dai momenti di stasi provocati dalla pandemia e dai recenti aumenti dei costi energetici e delle materie prime. E’ l’obiettivo del bando recentemente pubblicato, “Ripresa Sicilia”, tanto atteso dagli imprenditori, per un totale di 36 milioni, concesso con procedura valutativa e sino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Se parliamo di trasporti e mobilità, l’assessore Alessandro Aricò sta lavorando a progetti per migliorare la viabilità siciliana, ma c’è anche i tema del caro voli. Il governo ha aperto le porte ad uno nuovo vettore per contrastare l’aumento esorbitante delle tariffe, specialmente nei periodi di alta stagione.

Passiamo ai Beni culturali e al Turismo. Lo scandalo Cannes ha gettato qualche ombra sul governo regionale costringendo Schifani a deliberare uno scambio di deleghe: Elvira Amata e passata al Turismo, Sport e Spettacolo, Francesco Scarpinato ai Beni Culturali. Un fatto che ha fatto discutere le opposizioni, ritenendo che fosse più opportuno rimuovere Scarpinato dalla giunta: uno switch che il PD ha definito “un giro di valzer scandaloso”. Ma è una fase superata. Adesso, si lavora per rilanciare i comparti. Amata ha una precisa strategia per lo sviluppo turistico ed economico della Sicilia. La fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e le azioni per la valorizzazione del territorio e delle sue specificità rappresentano la direttrice su cui si muove la programmazione regionale. In particolare, con maggiore incisività, per sostenere la crescita delle aree dell’Isola con i più alti indici di declino demografico, invecchiamento e marginalità. Scarpinato lavora alla riqualificazione dei siti culturali, consapevole che la valorizzazione dei beni culturali passa anche attraverso la cura delle aree verdi e del patrimonio naturalistico che ne costituiscono un valore aggiunto. E in effetti, gli assessorati in questione sono quelli più operativi, secondo il sondaggio di cui sopra, insieme all’assessorato all’Economia.

Che dire dell’agricoltura? Luca Sammartino, vicepresidente della Regione, procede spedito nella valorizzazione del settore enogastronomico della nostra terra. Da ultimo, ad esempio, la tartuficoltura: l’idea di regolamentare la produzione di tartufo in Sicilia- prodotto di nicchia –  che ha l’obiettivo di difendere il territorio e le aree vocate, lanciando una nuova filiera. Territorio e Ambiente? L’assessore Elena Pagana mira al ricambio generazionale: troppi pochi giovani, ad esempio, nel Corpo forestale della Regione Siciliana. Ma non solo risorse umane, il piano prevede l’ammodernamento delle macchine operative – già in atto – per lo svolgimento delle attività dell’antincendio boschivo: materia delicata e per questo attenzionata dall’esponente del governo Schifani.

Rimangono ancora Nuccia Albano, Andrea Messina, Giovanna Volo, Roberto Di Mauro. Il sondaggio dice che in fondo alla classifica c’è l’assessorato alla Salute. Proprio ieri, è partita a Palermo la “crociata” del Codacons per il diritto dei cittadini ad essere curati in tempi brevi. Una manifestazione scaturita dalla decisione dell’assessore Volo – si legge nella nota –  di ridurre i fondi della spesa sanitaria regionale 2022 di circa 30 milioni di euro, e quindi di ridurre l’assegnazione dei fondi alle strutture private convenzionate. Per quanto riguarda la famiglia e le politiche sociali, Albano sta attenzionando le categorie fragili, soprattutto i disabili, supportando servizi integrative nelle scuole superiori. Per le Autonomie locali, gestite da Messina,  la finanziaria ha previsto fondi per supportare i comuni in difficoltà, impegnando risorse per garantire i servizi pubblici essenziali. Sui rifiuti c’è ancora tanto da fare. Per quanto riguarda la situazione discariche, Di Mauro parla di una ‘sopravvivenza’ per il conferimento di circa 12 mesi. A Palermo, la settima vasca di Bellolampo dovrebbe essere completata ad aprile. Si auspica nell’aumento della differenziata e sui termovalorizzatori si vedrà.

 

 

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