Fino a 5 anni fa il sistema era in mano alle cooperative. Una gestione clientelare che pesava sia sui lavoratori, sotto continuo ricatto occupazionale che sul servizio reso ai cittadini. Dal 4 marzo del 2019 quel sistema è stato sostituito da Messina Social City, la partecipata voluta dall’allora sindaco Cateno De Luca che sia pure tra polemiche, intoppi e imperfetta, ha festeggiato cinque anniversari.
I numeri si sono triplicati e tantissimi lavoratori hanno trovato stabilità e si sono visti riconosciuti dignità professionale. Ci sono ancora cose che non funzionano ma non si può non ricordare cosa era il sistema dei servizi sociali in mano alle cooperative, anche le più “efficienti”. L’anniversario è stato festeggiato al Palacultura con un incontro che è servito anche a presentare il 600 tirocini inseriti nel Pon Metro Percorsi nuovi dell’abitare e destinati alle famiglie fragili delle aree del risanamento e che durerà fino a dicembre.
Presenti all’evento il sindaco Federico Basile, l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, e la presidente della MSC Valeria Asquini nonchè stakeholder locali, le altre partecipate del Comune e il privato sociale (rappresentato dal Centro servizi per il volontariato). La buona notizia è stata quella di un nuovo avviso per 600 tirocini di inclusione sociale fino a dicembre 2024. Il bando consentirà di continuare questo percorso formativo a quanti (e sono più di 500) si sono finora impegnati nel percorso, utilizzando così le professionalità acquisite.
L’obiettivo è creare una rete duratura tra gli enti partecipanti per la realizzazione di percorsi di acquisizione di nuove competenze e di reinserimento sociale dei tirocinanti. Durante l’incontro sono state condivise le esperienze maturate, analizzati i risultati ottenuti e discusse le possibili migliorie da apportare. Il sindaco Basile ha sottolineato come il progetto finora abbia funzionato garantendo attraverso i tirocini anche la possibilità agli interessati d’interfacciarsi con il mondo del lavoro.
“La presenza di una rete così significativa – ha dichiarato l’assessora Calafiore – ci dà forza e speranza per continuare un percorso virtuoso che vogliamo realizzare. Credo che le tre parole nelle quali si può riassumere la storia della Messina Social City sono libertà, uguaglianza e dignità, tre principi costituzionali che desideriamo realizzare ed applicare costantemente nelle attività che portiamo avanti”.
Percorsi nuovi dell’abitare è solo una delle attività che in questi 5 anni ha portato avanti la Messina Social City e che punta all’inclusione sociale ed al reinserimento in un’ottica, quella del risanamento che è stata rivoluzionata con le due amministrazioni De Luca e Basile rispetto al passato.
“Sono stati portati a termine oltre 550 progetti e sono veri e propri percorsi di vita- ha spiegato la presidente MSC Valeria Asquini- e oltre 2000 persone prese in carico molte delle quali hanno acquisito nuove competenze ultimando percorsi di istruzione e raggiunto nuove consapevolezze”. La Presidente a conclusione ha ringraziato le società partecipate nella qualità di enti ospitanti, Messinaservizi Bene Comune e AMAM, per avere dato l’opportunità formativa e i tirocinanti stessi.
Numeri alla mano sono circa 500 gli alloggi messi a disposizione,circa 2000 abitanti coinvolti nelle assegnazioni, 6 aree sbaraccate, circa 660 tirocini realizzati per persone residenti nelle aree, e 2500 borse incluse nell’ambito del progetto “L’estate Addosso” nelle tre edizioni 2021-2023 per i giovani messinesi tra i 16 e i 25 anni. Attraverso la proiezione di un video è stata poi data voce direttamente ai tirocinanti ed a quanti hanno raccontato le esperienze e le testimonianze di questi percorsi.