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La conferenza a Palazzo d'Orléans

I termovalorizzatori di Palermo e Catania prendono forma, firmato il contratto per la progettazione CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 22 Settembre 2025

Parte il conto alla rovescia per i due termovalorizzatori che sorgeranno a Palermo e a Catania.

E’ stato formalizzato a Palazzo d’Orléans l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura relativi alla progettazione di fattibilità tecnico-economica dei due impianti. Tra i presenti il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il dirigente ad interim dell’Ufficio speciale per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti Salvo Cocina, i rappresentanti delle aziende del raggruppamento temporaneo di impresa che si è aggiudicato la gara gestita da Invitalia: Crew Srl (mandataria), Systra Spa (già Sws Engineering Spa), Martino Associati Grosseto Srl, E.Co. Srl, Utres Ambiente Srl, l’ingegnere Corrado Pecora e Ibi Studio Srl.

I termovalorizzatori di Palermo e Catania nel dettaglio

L’avvio di lavori è previsto per gennaio 2027, mentre la conclusione è stata pianificata per giugno 2028. I termini, inoltre, sono stati ridotti del 50% grazie ai poteri commissariali.

I termovalorizzatori avranno un costo complessivamente di 800 milioni di euro, fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato con la presidenza del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e saranno interamente pubblici. Avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt.

L’impianto palermitano sorgerà presso il polo impiantistico di Bellolampo e servirà anche le province di Trapani, Agrigento e Caltanissetta, per un totale di 2,31 milioni di siciliani, il 47,7% della popolazione. Quello di Catania vedrà la luce nella zona industriale di Pantano d’Arci e servirà anche le province di Messina, Enna, Siracusa e Ragusa, per un totale di 2,53 milioni di siciliani, il 53,3% della popolazione. 

Piano rifiuti

I termovalorizzatori rappresenteranno un tassello importante per la gestione dei rifiuti e chiuderanno il ciclo di riciclaggio. Un focus è stato dunque posto sul Piano regionale di gestione dei rifiuti.

Il documento prevede il recupero del 65% di materia entro il 2030 ed il conferimento massima in discarica del 10% entro il 2030.

Il Piano, inoltre, punta alla realizzazione di: 16 impianti pubblici per la selezione, il recupero e la raffinazione di materia; 31 impianti di compostaggio e 24 biodigestori.

Schifani: “Progetto ambizioso ma realistico”

Oggi raggiungiamo uno degli obiettivi che ci porteranno, e faremo di tutto per arrivare a quel traguardo, alla realizzazione dei termovalorizzatori. Il nostro progetto è ambizioso ma realistico. Non potevo mancare a questo appuntamento, era mio dovere esserci nonostante sia una giornata complicata – ha detto il presidente Schifani visibilmente provato a poche ore dalla scomparsa del fratello Rosario –. Oggi ho voluto dare un segnale importante, una firma che non vuole essere solo un atto amministrativo, ma un modo per dare ai siciliani delle risposte: è un atto ineludibile. Abbiamo detto agli elettori che li avremmo realizzati per superare l’annoso problema della raccolta rifiuti e ci siamo messi di buzzo buono. Abbiamo già appostato 800 milioni di euro ma conto a breve di implementare queste risorse non perché siano insufficienti, ma per realizzare le opere accessorie“.

Quando mi sono insediato – ha aggiunto il governatore – mancava persino il piano rifiuti regionale, uno strumento base. Abbiamo lavorato, il nostro piano rifiuti è stato adottato, siamo sereni perché abbiamo superato molti ostacoli. Ci sono state delle impugnative, ma siamo ottimisti. Hanno fatto ricorso le imprese le cui quote erano state confiscate per mafia, prima ancora che mi insediassi. Questo denota come in quel settore ci fosse una qualificata presenza criminale, ma stiamo resistendo e lavoriamo seguendo un crono-programma che stiamo rispettando al meglio. Tutte le nostre scelte passano dal vaglio dell’anticorruzione – ha concluso – siamo giunti a un risultato importante, finalmente l’incarico affidato a un gruppo di imprese. Entro 5 mesi i progettisti dovranno depositare gli atti, e poi andremo al conferimento di due gare d’appalto. Il nostro progetto è ambizioso ma realistico. Oggi ho voluto dare un segnale importante della firma che non vuole esser solo un atto amministrativo, è un modo per dire ai siciliani un sistema di smaltimento efficiente“.

Cocina: “Programmate altre risorse”

Come data di inizio dei lavori, secondo il cronoprogramma, la cantierizzazione dovrebbe avvenire nel gennaio 2027, mentre la fine nell’estate 2028. Si tratta di un cronoprogramma complesso, irto di difficoltà e di possibili ritardi – ha sottolineato Cocina – perché occorre coordinare diverse fasi e procedure, inevitabilmente potrebbe esserci qualche sfasamento del programma“.

Il presidente Schifani “ha programmato ulteriori risorse per gli impianti complementari – ha aggiunto –. I termovalorizzatori, infatti, sono un tassello del piano rifiuti e, quindi, il commissario straordinario per risolvere il problema in modo organico ha bisogno di ulteriori investimenti. L’obiettivo – ha concluso – è il recupero del 65% di materia che la Comunità europea ci impone con il 10% massimo di rifiuti in discarica“.

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