Habemus piano industriale. Il Consiglio d’Amministrazione di Amat, presieduto da Giuseppe Mistretta, ha varato la bozza del documento che disciplinerà gli investimenti della società Partecipata del Comune di Palermo. Un documento che, dalle parti di via Roccazzo, mancava addirittura da tre anni. I lavori preparatori erano iniziati addirittura a gennaio. Momento sancito da un post social pubblicato dall’assessore Maurizio Carta. Adesso arriva la prima parte della parole fine. L’altra la dovrà scrivere la Giunta Comunale di Roberto Lagalla, alla quale verrà mandato l’atto nella giornata odierna.
Amat, CdA vara bozza di piano industriale
Il CdA è iniziato a metà della mattinata di ieri negli uffici di via Roccazzo, per poi concludersi nel pomeriggio. Da quello che si apprende da fonti sindacali, la bozza verrà sottoposta ad un primo passaggio informale in Giunta. Dopodichè, il Collegio Sindacale dell’azienda dovrebbe valutare gli ultimi dettagli relativi ad alcune coperture finanziarie. Infine, l’esecutivo comunale dovrebbe dare il via libera definitivo. Una sorta di navetta che dovrà avere tempi veloci. Questo per permettere l’inizio dei lavori sull’altro grande tema d’interesse per Amat, ovvero il nuovo contratto di servizio.
La partita per il contratto di servizio
Ad oggi, le uniche società Partecipate ad avere un contratto di servizio aggiornato sono Sispi ed Amg. Sul documento in questione sarà necessario il voto del Consiglio Comunale. Ok che dovrà arrivare entro fine anno, anche in vista del superamento dell’attuale vertenza sindacale in atto sugli accordi di secondo livello. Diritti dei lavoratori che non vengono aggiornati addirittura dal 2007 e che fanno riferimento a benefit come i buoni pasto. Ma non solo. La partita chiave si gioca sul passaggio a full time di un centinaio di lavoratori stabilizzati, ma con un monte ore molto limitato.
Dalla Regione oltre venti milioni per il trasporto pubblico locale
Intanto, per l’azienda di via Roccazzo, arrivano buone notizie dalla Regione Siciliana. L’assessorato alle Infrastrutture, diretto da Alessandro Aricò, ha erogato la terza e la quarta tranche dei fondi regionali dediti a garantire i servizi di trasporto pubblico locale. Si tratta di una cifra intorno ai 22 milioni di euro. Di questi, 19 milioni saranno diretti al trasporto gommato (autobus), mentre i restanti 3 milioni interessano il trasporto ferrato, ovvero il tram. Un’opera ad oggi monca e che attende l’inizio della fase due del progetto. Momento nel quale, entro il 2028, dovrebbe essere realizzate cinque nuove linee necessarie a chiudere l’anello di collegamento fra i due poli, ovvero la stazione Notarbartolo e la stazione Centrale.