Ricapitilizzare la Rap per sanare il “buco” causato dal passivo da 9,8 milioni di euro del bilancio 2023. Con una nota inviata il 12 novembre, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha invitato i suoi uffici a predisporre tutti i documenti necessari ad inserire 3,3 milioni di euro nella prossima variazione di bilancio da destinare alle casse della società Partecipata guidata da Giuseppe Todaro. Fondi a cui si uniranno, con ogni probabilità, anche i passaggi di proprietà di Palazzo Cairoli (sede dell’azienda) e dei Centri Comunali di Raccolta aperti in città.
Documenti inviati al Comune di Palermo
L’Amministrazione Comunale conferma così la volontà di concedere fiducia all’azienda. Ciò anche alla luce dei dati confortanti provenienti dall’andamento economico-finanziario al 30 settembre 2024. Documento nel quale, pur confermando la presenza di una perdita d’esercizio, si certifica che l’azienda è tornata a produrre utili con la sua gestione operativa, ovvero con le attività di raccolta e di gestione dei rifiuti attraverso l’utilizzo della discarica di Bellolampo. La società Partecipata ha inoltre completato il nuovo piano di risanamento che è stato già inviata l’8 novembre scorso agli uffici del Controllo Analogo insieme alla sopracitata analisi economico-finanziaria.
Assunzioni e differenziata, le preoccupazioni di Rap
Uno dei passaggi chiave della programmazione di Rap riguarda le future assunzioni. Come è noto, l’ex amministratore unico di Rap Girolamo Caruso aveva avviato a dicembre 2022 due procedure di concorso per inserire nuova linfa vitale nell’organico aziendale. I bandi prevedevano l’ingresso a tempo indeterminato di 306 operatori ecologici e di 46 autisti. Quest’ultimo concorso ha espletato tutte le sue fasi, mentre il secondo ha registrato soltanto 106 assunzioni. Ciò perchè, secondo la delibera approvata dalla Giunta Comunale ad aprile (la quale sostanzialmente recepiva il vecchio piano di risanamento di Rap redatto dall’ex commissario Zes Carlo Amenta), c’era bisogno di trovare le risorse necessarie e di far fronte alle urgenze economico-finanziarie della Rap. Tanto che le assunzioni sopracitate sono state comunque a tempo determinato.
La società di Giuseppe Todaro è tornata recentemente a chiedere con forza nuovo personale. Una mossa ritenuta chiave, dagli uffici di Rap, anche per potenziare il piano di raccolta differenziata. Dopo l’estensione ai quartieri di Mondello e Partanna, l’azienda punta ad allargare la fetta di cittadinanza interessata fino a raggiungere una quota vicina ai 200.000 abitanti. Ma fra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare. I paletti imposti dalla spending review a cui si è vincolata Palazzo delle Aquile con il piano di riequilibrio impongono prudenza. Ma in una nota inviata lo scorso 1 ottobre agli uffici del Comune di Palermo, la Rap ha rappresentato che “pur rinnovando la volontà di profondere ogni sforzo al fine di dare tempestivo avvio al secondo step di progetto, sottolinea che ciò non potrà avvenire se non colmando le gravi carenze di personale“.
Il monito degli uffici, M5S presenta accesso agli atti
Una considerazione sottolineata dal segretario generale Raimondo Liotta che, in una missiva inviata agli uffici dell’Amministrazione, ha evidenziato la necessità di preservare i fondi ottenuti per la realizzazione del potenziamento della raccolta differenziata, invitando al contempo gli uffici del Comune “ad esplorare ogni soluzione possibile a salvaguardia dell’investimento nonchè della compromissione dei propositi di risanamento che l’Amministrazione si è posta con il piano di riequilibrio“.
Vicenda sulla quale chiede dei chiarimenti anche il capogruppo del M5S Antonino Randazzo che, sulla questione, ha presentato una richiesta di accesso agli atti. “Si proceda alla ricapitalizzazione della Rap e alla messa in sicurezza della nostra azienda pubblica di gestione dei rifiuti urbani e si sblocchino le assunzioni dei 200 nuovi operai previsti dal concorso che sono assolutamente necessari per potere attivare la raccolta differenziata per ulteriori 170.000 abitanti ed evitare di dovere restituire quasi 40 milioni di euro di fondi già spesi per l’acquisto di nuovi mezzi e dei kit per la differenziata“.