C’è un piccolo giallo irrisolto, che è avvenuto ieri a margine del comizio di Beppe Grillo, svoltosi nello spazio antistante il velodromo Paolo Borsellino, nel quartiere Zen di Palermo.
Una quarantina di minuti prima che il leader pentastellato iniziasse a parlare, alcuni colpi sono stati esplosi da un’area non lontana dal palco allestito per l’occasione. I colpi sarebbero stati uditi chiaramente dagli agenti in servizio e provenivano in linea d’area dal lato posteriore rispetto al palco, dove si trovano spazi verdi e alcuni edifici.
Diverse le ipotesi: fra queste, c’è la possibilità che gli spari fossero il frutto di una “esercitazione” avvenuta in qualche poligono di tiro clandestino, o anche semplici mortaretti. I colpi sordi, però, sparati in rapida sequenza, potrebbero far pensare anche ad una sorta di avvertimento nei confronti dei 5 Stelle, che nel frattempo stavano tenendo la propria manifestazione politica a poche centinaia di metri.
Immediato è scattato l’allarme e gli agenti del reparto mobile della polizia sono accorsi per verificare la provenienza e la natura degli spari. I controlli, tuttavia, non avrebbero dato alcun esito, anche a causa della vastità dello spazio dal quale potenzialmente potevano provenire: forse, dall’interno di un’area adibita a maneggio o forse, da alcuni palazzi dello Zen 2, che si trovano a poche centinaia di metri dal retro del palco.
Nessuno degli attivisti pentastellati si sarebbe, comunque, accorto di nulla e il comizio è proseguito regolarmente.