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Il governo Musumeci riqualifica il Castello Utveggio, pronto il progetto

lunedì 25 Novembre 2019
Castello Utveggio
Castello Utveggio

Pronto il primo progetto per riportare all’antico splendore il Castello Utveggio di Palermo. L’imponente palazzo in stile liberty, che sorge su Monte Pellegrino, è stato per trent’anni la sede del Cerisdi, la scuola di alta formazione della Regione Siciliana che l’ex presidente Rosario Crocetta decise di chiudere nel 2016, provocando anche l’inevitabile declino dell’immobile.

La costruzione dell’edificio iniziò nel 1928 e venne ultimata nel 1933. Il castello fu inaugurato l’anno successivo. Il progetto era dell’architetto Giovan Battista Santangelo, professore della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, che lo eseguì per volere del cavaliere Michele Utveggio. Il cavaliere, che aveva acquistato nel 1927 i terreni dal Comune di Palermo, finanziò l’intera opera, compresa la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico.

L’edificio venne quindi adibito ad albergo di lusso, al quale venne dato il nome di Grand Hotel Utveggio. Purtroppo l’idea imprenditoriale non ebbe fortuna, nonostante l’offerta per l’epoca fosse estremamente competitiva. Dopo poche stagioni in affari, con l’inizio della seconda guerra mondiale, l’attività declinò.
Dopo anni di squallore e di abbandono, il castello venne acquistato e restaurato dalla Regione ed affidato nel 1988 ad un ente per la realizzazione di una scuola manageriale, il CERISDI, Centro di alta formazione, appositamente istituito. In assenza di soldi e di qualsiasi intervento della politica, all’ex presidente Salvatore Parlagreco nel 2016 non gli è rimasto altro da fare che convocare il consiglio di amministrazione per prendere atto della disastrosa situazione economica e deliberare la messa in liquidazione del Cerisdi. Una improvvisa accelerazione a quella che ormai da mesi sembrava l’irreversibile crisi di quello che era nato come sede di un centro di eccellenza nella formazione di dirigenti nel Sud Italia e che invece si è trasformato nell’ennesimo carrozzone, centro di sprechi e di interessi personali sui quali anche la magistratura ha messo gli occhi.

L’elaborato per la riapertutra del castello Utveggio, porta la firma dell’Ufficio speciale per la progettazione di Palazzo d’Orleans che lo ha già trasmesso al Dipartimento regionale tecnico. Prevede una serie di interventi di ripristino infrastrutturale che riguarderanno anche i locali della foresteria e il fabbricato rurale attiguo, oltre a interessare anche i giardini esterni. Tutte opere che hanno ha già avuto il via libera da parte della sovrintendenza dei Beni culturali e dell’ente gestore della Riserva naturale di Montepellegrino. Il costo è stato stimato in circa 300mila euro e i lavori dovranno essere eseguiti nell’arco di sei mesi.

Sarà recuperata – afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – un’altra sede prestigiosa, appartenente al patrimonio regionale,  lasciata a lungo in stato d’abbandono e le cui enormi potenzialità sfrutteremo fino in fondo“.

Per lo storico palazzo palermitano è in fase di realizzazione anche un secondo progetto che ne prevede l’efficientamento energetico. Un maxi Piano, quello messo in campo dal governo Musumeci, per ridurre i consumi e ottenere risparmi negli edifici pubblici già finanziato dalla Regione con quasi trenta milioni di euro, con risorse provenienti dal Po Fesr 2014/2020 (azione 4.1.1). Il decreto di approvazione della graduatoria – a firma del dirigente generale del dipartimento dell’Energia Tuccio D’Urso – è stato già pubblicato. A Castello Utveggio sono destinati quasi sei milioni di euro”.

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