Ieri, mercoledì 29 ottobre al Liceo Classico Internazionale “Giovanni Meli” è stato inaugurato il “Future Learning Lab”, uno dei quattro poli nazionali selezionati da INDIRE per sperimentare la scuola del futuro. Dedicato alla creazione di ambienti di apprendimento innovativi, pensati per promuovere una didattica attiva, collaborativa e digitale. Il Meli future learning lab “è molto più di un semplice laboratorio: è un luogo in cui prende forma la scuola del futuro”. Si tratta di uno spazio aperto dove docenti e studenti possono sperimentare nuove tecnologie, esplorare metodologie didattiche all’avanguardia e partecipare a percorsi di formazione condivisa
È un evento che segna una particolare innovazione per Palermo e per la Sicilia: la trasformazione degli spazi didattici in ambienti flessibili, digitali e aperti al territorio.
Da questo laboratorio, progettato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, parte un nuovo modello di apprendimento che coinvolge anche Lucca, Roma e Brindisi. Ma al Meli, il progetto assume una dimensione territoriale e simbolica: fare dell’innovazione un bene comune, un ponte tra scuola e città.
Il Meli al centro dell’innovazione: una scuola che si trasforma
Il Future Learning Lab (M-FLL) sarà un ambiente fisico e digitale insieme, dove la didattica si trasforma in esperienza, la lezione in laboratorio, e la tecnologia in strumento di partecipazione.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la scuola e INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che ha individuato il Meli come uno dei quattro poli italiani dei Future Learning Labs, spazi progettati per sperimentare nuovi modelli di insegnamento basati sulla flessibilità e sulla co-creazione. Per il Meli, storico liceo classico internazionale e punto di riferimento della formazione palermitana, l’ingresso in questa rete nazionale non è solo un riconoscimento di eccellenza, ma anche una responsabilità: rappresentare il Sud Italia nell’innovazione didattica.
La dirigente e il team del liceo hanno lavorato a lungo sulla progettazione degli spazi, affiancati da tecnici, docenti e referenti INDIRE, per creare un luogo che sia modulare, inclusivo, accessibile e aperto alla città. Non un laboratorio chiuso, ma un “ambiente vivo” dove studenti e docenti potranno sperimentare metodologie attive, didattica ibrida, percorsi interdisciplinari e attività in rete con altre scuole.
Il Meli Future Learning Lab sarà articolato in diverse aree funzionali: zone di collaborazione, aree di concentrazione individuale, spazi per la prototipazione e la creazione, con dispositivi digitali e materiali fisici. L’obiettivo è ribaltare il paradigma tradizionale dell’aula frontale, sostituendolo con un modello dinamico in cui la disposizione dello spazio guida la metodologia didattica.
La tecnologia sarà integrata in modo naturale: connessione ad alta velocità, schermi interattivi, realtà aumentata, postazioni mobili e strumenti digitali che consentiranno di muoversi tra dimensione reale e virtuale. Ma al centro restano le persone: studenti protagonisti e docenti formati a gestire metodologie innovative.
Il laboratorio sarà inoltre aperto al territorio, ospitando attività pomeridiane, workshop e momenti di formazione per insegnanti di altre scuole. Questo aspetto è essenziale per il Meli: diventare punto di riferimento per la rete scolastica siciliana, condividendo buone pratiche e favorendo la contaminazione culturale tra scuola e città.
In questo senso, il Meli non si limita ad “aderire” al progetto nazionale, ma lo declina in chiave palermitana. In una città dove il rapporto tra scuola e innovazione è spesso diseguale, il Meli prova a tracciare un modello: un luogo dove la classicità si apre alla contemporaneità, dove la formazione linguistica e culturale incontra la sperimentazione tecnologica.
Il M-FLL, dunque, sarà il simbolo di una scuola che cambia senza tradire se stessa, che costruisce ponti tra sapere umanistico e competenze digitali, tra tradizione e futuro.
La rete nazionale dei Future Learning Labs
Il Future Learning Labs – Italia (FLL-IT) è un progetto ideato da INDIRE per creare in tutto il Paese quattro poli di eccellenza dedicati alla sperimentazione degli ambienti didattici innovativi. Le scuole selezionate — Lucca, Roma, Brindisi e Palermo — rappresentano il nord, il centro, il sud e le isole, con l’obiettivo di coprire l’intero territorio nazionale.
I quattro poli non sono semplici “aule tecnologiche”, ma laboratori di ricerca educativa: spazi in cui si sperimenta, si misura, si condivide. Ogni Future Learning Lab ha una doppia funzione: essere laboratorio interno alla scuola e hub territoriale aperto ad altre istituzioni.
-Lucca ospita il primo laboratorio nazionale, nato come estensione del Future Classroom Lab europeo, con focus su realtà aumentata e ambienti immersivi
-Roma funge da polo di coordinamento e formazione per docenti e dirigenti, con collegamenti diretti alle politiche ministeriali.
-Brindisi rappresenta il Sud continentale, con una forte vocazione alla collaborazione tra scuole e comunità educative locali.
-Palermo, con il Meli, è il laboratorio d’innovazione per le isole: una finestra sul Mediterraneo della scuola italiana, dove la sperimentazione assume anche valore simbolico di riscatto territoriale.
I Future Learning Labs condividono un’identità comune: spazi riconfigurabili, didattica per competenze, integrazione tra tecnologia e pedagogia, formazione continua e connessione in rete. Ogni polo, inoltre, partecipa a un sistema di monitoraggio e confronto con INDIRE, che ne valuta l’impatto e raccoglie dati sulle pratiche emergenti.
L’obiettivo finale è costruire un modello replicabile per tutte le scuole italiane: un modo nuovo di progettare gli spazi scolastici e formare i docenti alla didattica attiva. Il Meli, con la sua esperienza e posizione nel contesto siciliano, diventa dunque un nodo strategico per la diffusione dell’innovazione nel Sud.
Innovazione e memoria: il Meli come scuola-pilota per la Sicilia
La scelta di Palermo non è casuale. Il liceo Meli rappresenta una delle istituzioni educative più autorevoli del Mezzogiorno, con un’identità internazionale e una lunga tradizione di eccellenza. Ma è anche una scuola che negli ultimi anni ha avviato percorsi di rinnovamento metodologico, linguistico e tecnologico.
Il M-FLL sarà dunque un punto di incontro tra umanesimo e innovazione: un modo per dimostrare che la didattica classica può dialogare con la ricerca digitale senza perdere profondità. In questo senso, il laboratorio non è solo uno spazio fisico, ma un simbolo culturale. All’interno del liceo si immaginano percorsi interdisciplinari che uniscono le lingue classiche alla programmazione, la filosofia alle tecnologie immersive, la storia dell’arte al design digitale. Un esempio concreto di come la cultura umanistica possa guidare la transizione educativa.
Il Meli punta così a costruire una rete territoriale siciliana dell’innovazione didattica, in collaborazione con altre scuole e università, per rendere accessibili le buone pratiche anche in contesti periferici. In questa prospettiva, il laboratorio fungerà da centro di formazione per docenti e da punto d’incontro per esperienze locali, contribuendo alla crescita di un ecosistema educativo regionale.
Struttura, tecnologia e modalità operative del Meli Future Learning Lab
Al Meli, il Future Learning Lab prenderà forma attraverso un’architettura flessibile che integra spazi modulari, tecnologia avanzata e concezioni di didattica attiva. L’obiettivo non è semplicemente “dotare” la scuola di strumenti, ma plasmare un ambiente che favorisca la creatività, la collaborazione e l’apprendimento progettuale.
La struttura prevista prevede aree differenziate: zone di lavoro collaborativo, zone “silenziose” per la concentrazione individuale, spazi di prototipazione con materiali fisici (maker, stampanti 3D, modularità), postazioni digitali interattive e aree di condivisione dove gli studenti possano esporre i propri progetti. I moduli dell’arredo saranno mobili e riconfigurabili, per adattarsi alle esigenze delle classi e dei laboratori.
Dal punto di vista tecnologico, il M-FLL impiegherà dispositivi integrati: schermi interattivi, tablet o laptop mobili, connessione wi-fi ad alta capacità, ambienti misti che consentano il passaggio tra digitale e fisico. Il laboratorio sarà predisposto per realtà aumentata, video, simulazioni immersive e attività che richiedono scambio costante tra ambiente reale e digitale.
La modalità operativa che si intende incentivare è quella del didattica laboratoriale integrata: non lezioni frontali sedentarie, ma percorsi articolati, in cui lo studente si muove, sviluppa prototipi, lavora in gruppi, con momenti di riflessione e restituzione. Il laboratorio stesso diventa infrastruttura pedagogica, non semplicemente “sala attrezzata”. In questo modello, lo spazio guida la modalità didattica: la disposizione degli ambienti indirizza i flussi, l’interazione, la centralità dello studente.
Parallelamente, il Meli progettuerà momenti di formazione dei docenti, spazi di osservazione e sperimentazione interna. Prima che gli ambienti siano completamente operativi, è previsto un periodo pilota in cui piccoli gruppi testeranno le configurazioni e fungeranno da “beta tester” interni.
In aggiunta, il laboratorio sarà concepito come hub temporaneo e territoriale. Sarà aperto a visite, workshop per scuole esterne, laboratori pomeridiani per studenti del quartiere e attività culturali che superano la dimensione strettamente scolastica. In questo modo il M-FLL mira a essere spazio vivo, parte integrante del tessuto urbano.
Infine, il laboratorio seguirà un modello di monitoraggio e valutazione interna: raccogliere dati sull’uso, feedback di studenti e docenti, misurare impatti sulle pratiche didattiche e sulla partecipazione. Questi dati costituiranno materiale utile per ulteriori miglioramenti e per la disseminazione del modello alle scuole siciliane e italiane.
In questa configurazione, il Meli Future Learning Lab non è un arredo tecnologico, ma un dispositivo educativo che cerca di rendere visibile la trasformazione dello spazio, della relazione e dell’apprendimento.
Meli-FLL alla Conferenza Internazionale Flexible Learning Spaces to Develop Innovative Learning & Wellbeing
Il Dirigente scolastico e il Gruppo di Progetto per l’Innovazione degli Spazi di Apprendimento del Liceo “Meli” avevano presentato i nuovi spazi del Future Learning Lab alla Conferenza Internazionale “FLEXIBLE LEARNING SPACES TO DEVELOP INNOVATIVE LEARNING & WELLBEING” dall’8 all’ 11 ottobre 2025, presso la Biblioteca Carducci di Città di Castello.
L’evento, organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria in collaborazione con INDIRE, ha rappresentato il primo appuntamento di un percorso formativo articolato in cinque incontri, rivolto a dirigenti scolastici, docenti e personale delle scuole impegnate nella progettazione e valorizzazione di ambienti di apprendimento innovativi.
Il Dirigente Scolastico, nel suo intervento, ha sottolineato come il progetto del Liceo Meli rappresenti “un laboratorio di innovazione e partecipazione, in cui studenti e docenti danno vita a spazi di ispirazione, progettati per il futuro dell’educazione, dove la flessibilità e l’inclusione non sono concetti astratti, ma linee guida che tracciano nuove connessioni tra persone, idee e conoscenze”.
La partecipazione all’iniziativa si è inserito nel percorso di ricerca e sviluppo che l’istituto porta avanti da tempo sulla centralità degli ambienti educativi e sul benessere a scuola, in coerenza con le più recenti indicazioni nazionali e internazionali e in dialogo con le esperienze più avanzate nel campo dell’innovazione didattica.
Quali sono le prospettive e le maggiori difficoltà per il nuovo FFL?
L’entusiasmo per il M-FLL è accompagnato da consapevolezza: l’innovazione non si improvvisa. Serviranno risorse, manutenzione tecnologica, formazione continua e coordinamento con gli altri poli nazionali. Ma le opportunità sono enormi: il Meli potrà ospitare progetti Erasmus, gemellaggi digitali, corsi di aggiornamento per docenti, workshop tematici.
Potrà trasformarsi in luogo di confronto stabile tra scuola, università e territorio.
La parte più complessa del progetto sarà mantenere la continuità, evitare che il laboratorio diventi solo “vetrina”. Occorrerà un uso quotidiano, partecipato, coerente. Solo così il M-FLL potrà diventare parte integrante dell’identità della scuola, e modello per l’intera regione.
Con il suo Future Learning Lab, il Liceo Meli entra in una nuova epoca dell’educazione. Non si tratta di abbandonare la tradizione, ma di reinventarla: di portare la classicità nel XXI secolo, di fare della scuola un laboratorio di futuro. Il 29 ottobre non è stata solo un’inaugurazione di una struttura: sarà il primo passo di una visione che mette Palermo — e la Sicilia — al centro dell’innovazione educativa italiana.
Abbiamo intervistato, in merito al progetto inaugurato, la dirigente scolastica del Meli Cinzia Citarella e i docenti del gruppo di progettazione della scuola Rachele Barresi, Luigi Bosco, Fausta La Rocca e Massimo Panzica.

Intervista alla dirigente scolastica Cinzia Citarella
-Quale visione educativa guida il Meli con il nuovo Future Learning Lab?
“Il nostro istituto con i nuovi spazi del Future Learning LAb mira a gettare le basi di una didattica senza confini, di una scuola come laboratorio continuo, dinamico, aperto alle sfide del futuro. Il nostro FLL nasce all’interno di un Liceo Classico, una scuola “tradizionale” per definizione, che vuole mantenere la profondità dell’umanesimo classico coniugandolo con competenze trasversali, civiche, digitali e progettuali realizzando un ambiente in cui sapere critico, creatività e cittadinanza digitale si esercitano insieme. Gli ambienti FLL non sono soltanto luogo di tecnologia, ma spazi di ispirazione, progettati per il futuro dell’educazione, dove inclusione e flessibilità non restano concetti astratti ma linee guida che tracciano nuove connessioni tra persone, idee e conoscenze”.
-In che modo il laboratorio può diventare un ponte tra la scuola e la città?
“Il Meli Future Learning Lab è aperto al territorio e soprattutto agli altri istituti scolastici anche della città e dei paesi limitrofi, istituti con i quali vogliamo condividere orizzonti educativi nell’ottica della continuità. Dello scambio e della comunicazione, orizzonti che mettono al centro la flessibilità, l’adattabilitò e soprattutto l’apertura e l’inclusione. Attraverso workshop, progetti condivisi, laboratori pomeridiani e partnership con enti locali, università e imprese culturali, il FLL sarà un luogo di incontro, scambio e co-progettazione, che permetterà agli studenti di lavorare sui problemi autentici e sfidanti, coinvolgendo l’intera comunità che usufruirà di formazione e servizi, così da trasformare la scuola in un bene comune”.
-Come vede evolvere il laboratorio nei prossimi anni e quale impatto spera possa avere sugli studenti e sul territorio?
“Immaginiamo un laboratorio vivo e integrato nella didattica quotidiana, punto di riferimento per la formazione dei docenti e hub per reti territoriali. Idee chiave al centro del progetto sono la flessibilità e la trasversalità pensando a spazi da potere fruire secondo diverse modalità per attività di varia natura anche attività non immaginate in fase di progettazione, ma che potranno essere progettate in futuro. Ci aspettiamo miglioramento delle competenze trasversali degli studenti, maggiore partecipazione civica e il rafforzamento dell’ecosistema educativo locale grazie a progetti condivisi e disseminazione di buone pratiche”.
Intervista aI docenti del gruppo di progettazione M-FLL
-Quali metodologie didattiche sperimenterete nel laboratorio?
PROFESSORESSA RACHELE BARRESI: “Nel Meli Future Learning Lab (Meli FFL) gli studenti sperimenteranno metodologie didattiche innovative che promuovono un apprendimento attivo, interattivo e motivante. In particolare, metteremo in atto approcci basati sull’inquiry-based learning, sul problem-based learning, sul challenge-based learning e sul project-based learning, che favoriscono l’esplorazione, la sperimentazione e il confronto. Parallelamente, si utilizzeranno strategie di cooperative learning e di learning by doing, per stimolare la collaborazione, la creatività e la capacità di applicare concretamente le conoscenze. Un ruolo centrale sarà inoltre dedicato al debate, con uno spazio specifico per sviluppare competenze di argomentazione, pensiero critico e comunicazione efficace. Tutte queste metodologie mirano a costruire esperienze di apprendimento significative, capaci di coinvolgere gli studenti in prima persona e di promuovere competenze trasversali fondamentali per il loro percorso formativo”.
– Come integrare tecnologia e insegnamento classico del liceo e quanto sarà utile per la crescita di docenti e studenti ?
PROFESSORESSA FAUSTA LA ROCCA: “Integrare tecnologia e insegnamento classico non significa sostituire la tradizione con l’innovazione, ma mettere in dialogo due dimensioni complementari della formazione: la profondità del sapere umanistico e la dinamicità degli strumenti digitali. Per il nostro Liceo significa educare cittadini completi, capaci di unire umanesimo e scienza, tradizione e innovazione, valori e competenze. Le nuove tecnologie, se usate con consapevolezza, diventano strumenti di esplorazione, di espressione e di ricerca. In questo modo, la tecnologia non impoverisce la cultura, ma la potenzia, rendendola più accessibile, interattiva e collegata al mondo reale”.
“Per gli studenti, l’integrazione tra tecnologia e insegnamento classico significa sviluppare competenze trasversali: pensiero critico, creatività, collaborazione e capacità di adattamento. Non si tratta solo di imparare a usare strumenti digitali, ma di imparare a pensare con strumenti nuovi, mantenendo solide radici culturali. Per i docenti tale integrazione rappresenta un’occasione di crescita professionale e personale: la tecnologia apre la strada a metodologie più attive e partecipative, permette di personalizzare l’apprendimento e di rinnovare la relazione educativa”.
-In che modo collaborerà il Meli-FLL con gli altri poli nazionali dei Future Learning Labs?
PROFESSORE LUIGI BOSCO: “Gli FLL-IT sono concepiti come ambienti innovativi per la formazione in servizio dei docenti, sperimentazione didattica e metodologica. I poli “Future Labs” operano come nodi formativi per la transizione digitale delle scuole. Il M-FLL si inserità in questa rete nazionale collegandosi con altri poli per scambiare esperienze metodologiche e infrastrutturali, organizzare sessioni congiunte di formazione per docenti e dirigenti, con contributi provenienti da più poli, nonché creare banche dati comuni di pratiche, casi di studio e risorse digitali da rendere disponibili a livello nazionale”.
“Inserendosi nella rete nazionale, il M-FLL contribuirà quindi alla diffusione delle metodologie didattiche innovative, della robotica educativa, degli ambienti maker e delle STEM, su scala più ampia”.
-Come immaginate l’evoluzione del Future Learning Lab nei prossimi anni e quali sono i vostri sogni e obiettivi per questo spazio immerso nella scuola?
PROFESSORE MASSIMO PANZICA: “Immaginiamo un Future Learning Lab che diventi un vero centro permanente di innovazione didattica non solo per il nostro liceo, ma per l’intero territorio, un laboratorio urbano aperto, dove la scuola interagisce costantemente con il territorio attraverso partnership con università, enti culturali, imprese e altri istituti scolastici, trasformandosi in un luogo di co-progettazione e innovazione condivisa”.
“La nostra idea di Meli-FLL è uno spazio in cui le attività didattiche non siano episodiche, ma pienamente integrate nel curricolo, permettendo a ciascuno studente di costruire un proprio portfolio di competenze concrete e spendibili, sviluppando pensiero critico, creatività, collaborazione e cittadinanza digitale.
Il nostro obiettivo è trasformare l’innovazione in pratica quotidiana, facendo sì che metodologie attive e strumenti tecnologici avanzati diventino parte integrante dell’esperienza di apprendimento. Vogliamo inoltre creare reti sostenibili, locali e internazionali, che facilitino lo scambio di buone pratiche, la sperimentazione metodologica e la formazione continua dei docenti. In prospettiva, vorremmo che il Meli-FLL lasci un’eredità concreta e replicabile, un modello educativo flessibile, inclusivo e dinamico, capace di preparare gli studenti alle sfide del futuro e di incidere positivamente sull’intero ecosistema educativo e culturale della città”.




