“È stata censurata, sulla pagina Facebook ufficiale del movimento 5 stelle palermo, la fotografia mia e di Giancarlo Cancelleri insieme all’ambasciatrice della Palestina. Mi è stato scritto, da chi gestisce oggi la pagina, che la mia richiesta di pubblicare la foto non era stata accolta!”
Comincia con queste parole il post di Igor Gelarda, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Palermo, che fa presagire una settimana di fuoco fra i pentastellati del capoluogo siciliano, sempre più litigiosi e spaccati. Da un lato, appunto Gelarda, e dall’altro il capogruppo in consiglio comunale Ugo Forello, insieme alla pattuglia di altri consiglieri Amella, Argiroffi, Lo Monaco e Randazzo.
I 5 stelle palermitani sono divisi su tutto ormai da tempo e anche le iniziative politiche vengono fatte come se in città ci fossero due partiti diversi. L’ultima polemica in ordine di tempo era stata sulla chiusura dei porti alle navi delle Ong voluta dal governo gialloverde. Gelarda schierato col governo per il no agli sbarchi e Forello su posizioni opposte. Accuse reciproche erano volate in quella occasione, con Forello che sosteneva come Gelarda si fosse appiattito sui temi leghisti e quest’ultimo che affermava che i suoi colleghi avevano oramai abbracciato le idee del Pd. Come se non bastasse, ad accendere ulteriormente le polemiche ci aveva pensato la posizione dell’ex candidato governatore siciliano Giancarlo Cancelleri, che si era detto a favore dell’iniziativa del governo Lega-M5s di chiusura dei porti alle navi Ong. Apriti cielo! La spaccatura si è allargata ulteriormente e il rischio è adesso che si trasformi in un “tutti contro tutti”.
Due giorni fa, in occasione della visita dell’ambasciatrice palestinese, lo scatto fotografico che ritrae insieme Cancelleri e Gelarda, nel bel mezzo di una spaccatura del Movimento pentastellato, è stato letto da non pochi grillini siciliani come un neonato asse fra i due. Il rifiuto di pubblicare la foto nella pagina ufficiale Movimento 5 Stelle Palermo confermerebbe questa lettura “interna”.
E così, il fuoco delle polemiche, già ardente, è destinato a diventare un incendio di vaste proporzioni per un movimento che a Palermo non ha mai brillato per unità, specialmente negli ultimi due anni.
“Una foto importante – scrive Gelarda su Facebook – che chiarisce, tra le altre cose, che la linea politica di chiusura ai Porti, espressa da me e Cancelleri recentemente e mal tollerata dal gruppo di Forello, non ha nulla ha a che fare con la discriminazione ma è un atto necessario per responsabilizzare l’Europa. Censurare questa foto è un atto gravissimo, vuol dire insistere nella contestazione che i consiglieri del gruppo Forello hanno avviato contro Giancarlo Cancelleri, Luigi Di Maio ed il resto del movimento nei giorni scorsi. Questa immagine è un atto importante e distensivo, la sua mancata pubblicazione mi fa temere che, nel costume della peggiore sinistra, l’interesse non sia tanto nella pace tra i popoli, e nell’aiuto dei bisognosi, ma nel cavalcare sentimenti fintamente buonisti a scopo meramente politico-mediatico”.
“Questo episodio – prosegue il consigliere-poliziotto – fa seguito ad una precedente censura vergognosa. In questo casa si tratta di una mia foto con Nicola Morra, di un paio di settimane fa, per dare notizia di un importante convegno nazionale sul tema trasparenza universtaria, convegno ripreso finanche da canale 5.
Da un paio di settimane con un colpo di mano non concordato, la pagina Movimento 5 stelle Palermo è gestita solo dalla consigliere Lo Monaco, che mi riferisce che deve aspettare la votazione degli altri 4 forelliani prima di pubblicare un post!!! In questo modo viene effettuato un controllo preventivo sulle comunicazioni che io intendo dare agli attivisti. La vera vittima non sono io, ma il diritto all’informazione della base. Siamo ancora una volta dinnanzi ad un gruppo consiliare distante anni luce da quella che è la linea politica del movimento nazionale, di apertura e democrazia, che non lesina azioni di ripicca e censura finanche rispetto al referente regionale del Movimento, immagino colpevole di una linea non abbastanza radical chic rispetto alla vicenda migranti.”
Infine, la stoccata che sa di scissione vera e propria, almeno per quanto riguarda l’uso dei social (che in un partito che si è sviluppato soprattutto grazie ai social è significativo): “Annuncio la creazione, insieme ad altri portavoce della Provincia , di una pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle di Palermo e provincia, libero da condizionamenti e retaggi antidemocratici. Continuando su questa strada prevedo, inevitabile, l’espulsione dal Movimento dei 5 consiglieri che non stanno rispettando gli impegni presi all’atto della loro candidatura”.
L’impressione è che la parola fine a questa querelle sia ben lontana dall’esser scritta