Il ruolo della Protezione civile, soprattutto in un periodo di grandi cambiamenti climatici collegati all’azione devastante dell’uomo. E’ su questi aspetti che si è soffermato il ministro delle Politiche del Sud Nello Musumeci nell’intervenire all’esercitazione di Protezione civile “Sisma dello Stretto 2022” iniziata oggi e che si concluderà il 6 novembre.
Un’esercitazione nazionale sul rischio sismico nell’intera area dello Stretto, che sta coinvolgendo 58 Comuni tra le due sponde, ed organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni Calabria e Siciliana, le Prefetture-UTG di Reggio Calabria e di Messina, in collaborazione con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale di protezione civile.
“Ho portato al Comitato operativo il saluto e l’apprezzamento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di tutto il Governo- ha detto il ministro Musumeci-Un’esercitazione come questa testimonia la vitalità del Dipartimento di Protezione Civile e l’attenzione che viene riservata ad una materia che non può essere affrontata soltanto per un dovere di calendario. Se tutti, infatti, comprendessero sul territorio quanto sia importante avere un efficiente servizio di protezione civile comunale, provinciale e regionale, credo che restituiremmo a gran parte della popolazione quella necessaria serenità di cui si ha bisogno”
Nel corso dell’esercitazione è stato simulato un terremoto magnitudo 6 con fenomeni collegati (maremoto, frane) ed è stato testato il sistema Alert per la popolazione.