Il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, risponde alle richieste di molti sindaci che hanno denunciato tante emergenze durante l’incontro a Palermo col consiglio regionale dell’Anci.
“Sono favorevole a fare un tavolo a tre: Stato, Regione e comuni – sottolinea il ministro -. Ma colgo un rischio: non vorrei che in Sicilia si pensi di affidare tutte le responsabilità allo Stato, la Regione ha le sue competenze che deve svolgere per cui va bene il tavolo ma con una prospettiva strategica“.
“Sono rimasto sorpreso quando andando a Bruxelles mi hanno spiegato che per loro la Sicilia non è un’isola perché è collegata con il sistema ferroviario”, sottolinea Provenzano.
“Dobbiamo creare quei tavoli in cui trovare soluzioni a problemi che sono complessi in Sicilia: la logica non può essere un commissariamento generalizzato della Sicilia, perché significherebbe la sospensione della vita democratica e non penso che sia una prospettiva che qualcuno stia cercando. Il compito principale è uscire dall’emergenza, il ricorso a continui salvataggi non fa che avvitarci a questa logica di emergenza“.
“Con l’azione intrapresa dal ministro Boccia si sta superando la logica degli accordi bilaterali attraverso la definizione di una cornice generalizzata: si parla di perequazione e livelli essenziali delle prestazioni. In Cdm ho ribadito la priorità di fissare questi livelli, a garanzia dei servizi che spesso i comuni non sono nelle condizioni di offrire. Non difendo il Sud in questa partita ma i grandi pilastri della cittadinanza come sanciti nella Costituzione. Questa è la discussione che stiamo affrontando“.
“Nel piano per il Sud abbiamo inserito un metodo per mettere subito in campo le risorse disponibili per gli enti locali, rafforzano per esempio l’assistenza tecnica e provando a superare il modello di esternalizzazione con criteri spesso opachi di selezione di consulenti che non si sporcano le scarpe. Vogliano riformare l’Agenzia per la coesione territoriale, dalla fase della progettazione, che è il vero limite dei comuni, fino alla fase finale“, chiosa il ministro del governo giallorosso
SODDISFATTO IL PRESIDENTE DELL’ANCISICILIA LEOLUCA ORLANDO
Si ritiene soddisfatto dell’incontro a Villa Niscemi il sindaco di Palermo, nonché presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando: “Ringraziamo il ministro Giuseppe Provenzano per la disponibilità dimostrata nel voler costruire un rapporto diretto fra Governo e Autonomie locali e nell’avviare un lavoro di concertazione fra i vari livelli istituzionali“.
“Chiediamo la istituzione di un tavolo Stato- Regione- Autonomie locali che possa essere un luogo d’incontro e di confronto sulle problematiche d’interesse degli enti locali anche in considerazione del fatto che la Regione siciliana ha competenza esclusiva in materia di ordinamento delle Autonomie locali. – Continua Orlando – Abbiamo necessità di trattare temi fondamentali come spopolamento delle aree interne, gestione dei rifiuti, del personale precario della pubblica amministrazione, la riscossione dei Debiti di Dubbia Esigibilità, il Patto per il sud e la necessità di infrastrutture, uscendo dalle, purtroppo consuete, logiche emergenziali”.