Condividi

Il mistero della morte di Attilio Manca: l’eroina iniettata con la mano sbagliata e il giallo su Provenzano

martedì 16 Febbraio 2021
attilio manca

Può un mancino purissimo iniettarsi una dose di eroina nel braccio sinistro, e morire in circostanze sospette? Questa è solo una delle domande senza risposta che riguardano la morte di Attilio Manca, urologo di Barcellona Pozzo di Gotto, scomparso il 12 febbraio del 2004.

La famiglia ha sostenuto più volte che non si tratta di suicidio e che l’urologo sia stato una vittima di mafia: un pentito, in particolare, avrebbe rivelato, come riferito in passato dai legali della famiglia di aver saputo che Bernardo Provenzano si era fatto operare alla prostata da Manca, a Marsiglia, e che avrebbe poi ordinato la sua eliminazione.

La procura di Viterbo escluse tale circostanza sostenendo non solo che non sono emersi elementi per collegare l’urologo all’ex capo mafia, ma che gli accertamenti tecnici eseguiti hanno stabilito che il decesso avvenne per una overdose di eroina.

Oggi è stata assolta in appello Monica Mileti, la donna accusata di aver ceduto la dose di eroina che nel 2004 provocò a Viterbo la morte di Manca. I giudici della terza sezione penale di Roma hanno fatto cadere le accuse con la formula “perché il fatto non sussiste”.  In primo grado, nel marzo del 2017, la donna venne condannata dal tribunale nel capoluogo della Tuscia a cinque anni e quattro mesi. “Sono soddisfatto. La mia assistita era rimasta schiacciata in storia in cui non c’entrava nulla”, ha commentato l’avvocato Cesare Placanica, difensore dell’imputata.

Ancora oggi quindi la morte di Attilio Manca resta un giallo. Chi lo ha “suicidato“?

LA NOTA DI GIULIA SARTI (M5S)

“Monica Mileti non diede droghe ad Attilio Manca: la signora è stata assolta oggi a Roma in Corte d’appello perché il fatto non sussiste. Cade la falsa pista della droga nel caso della morte del medico urologo, professionista stimato e promettente, certamente estraneo all’uso degli stupefacenti”. Lo afferma Giulia Sarti, deputata M5S della commissione Giustizia della Camera.

Giulia Sarti M5S“La battaglia per la verità sulla morte di Attilio Manca è tutta aperta – aggiunge – A quasi diciassette anni, non abbiamo una ricostruzione attendibile su quello che oggi è il caso di iniziare a chiamare con il termine corretto: omicidio. Le circostanze sulla sua tragica morte sono importanti e delicate. Infatti, secondo ben sette collaboratori di giustizia, Attilio fu ucciso dopo essere stato costretto ad intervenire nelle cure del boss Bernardo Provenzano, malato di tumore alla prostata. 

Nella scorsa legislatura avviammo un lavoro nella commissione Antimafia che va sicuramente continuato: nella relazione di minoranza depositata, elencai tutti i punti critici e le gravi omissioni dell’inchiesta viterbese. Oggi la Corte d’Appello di Roma ha confermato la correttezza di quella relazione di minoranza, almeno nella parte in cui si esclude la cessione di droga come causa della morte. Attilio Manca non si è suicidato né è morto a causa di stupefacenti: è una vittima di mafia”.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Galvagno rilancia Schifani per il 2027: “Presidente, ti auguro altri 7 anni e mezzo di legislatura” CLICCA PER IL VIDEO

Presentato a Enna il nuovo movimento politico fondato da Gianfranco Miccichè, Raffaele Lombardo e Roberto Lagalla. Gaetano Galvagno, presidente Ars, rivolge parole di augurio e stima al presidente Renato Schifani.

BarSicilia

Bar Sicilia, Dario Daidone sulle prossime elezioni provinciali: “Un sistema che ha delle criticità. La sanità? Un assetto da riorganizzare” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della Commissione Bilancio dell’Ars Dario Daidone fa il punto sull’attività parlamentare portata avanti dai deputati di Palazzo dei Normanni.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.