Condividi

Il mistero della morte di Attilio Manca: chiesta la riesumazione del corpo | VIDEO

giovedì 14 Giugno 2018

Gli avvocati Antonio Ingroia e Fabio Repici hanno formalizzato la richiesta di riesumazione della salma di Attilio Manca, il giovane urologo siciliano trovato morto nella sua abitazione di Viterbo nel febbraio del 2004.

“Sarà dolorosissimo, ma spero fermamente che la richiesta venga accolta. Attilio merita verità e giustizia”, commenta la mamma della vittima, Angela Manca.

Il gip di Roma, Elvira Tamburelli, oggi si è riservata di decidere; nei prossimi giorni si saprà se l’inchiesta verrà archiviata o se verranno invece imposti altri mesi di indagine. La morte del medico fu inizialmente ritenuta dovuta ad overdose e fu archiviata come suicidio. I genitori però si sono sempre opposti a questa ricostruzione, sostenendo che il figlio fosse stato ucciso per coprire un intervento subito da Bernardo Provenzano a Marsiglia.

Nel marzo del 2017 è stata condannata a cinque anni e quattro mesi di reclusione anni, oltre a 18 mila euro di multa, Monica Mileti, la donna accusata di aver ceduto la dose di eroina che, nel 2004, avrebbe procurato la morte dell’urologo di Barcellona Pozzo di Gotto.

Tuttavia alcuni collaboratori di giustizia avrebbero rivelato, come riferito già tempo fa dai legali famiglia, di aver saputo che Bernardo Provenzano si era fatto operare da Manca e che avrebbe poi ordinato la sua eliminazione. La procura di Viterbo ha escluso tale circostanza sostenendo non solo che non sono emersi elementi per collegare l’urologo all’ex capo mafia, ma che gli accertamenti tecnici eseguiti hanno stabilito che il decesso avvenne per un’ overdose di eroina.

Con un documento di venti pagine i legali della famiglia Manca si erano opposti alla richiesta di archiviazione, firmata dal procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e dall’aggiunto Michele Prestipino. Nei prossimi giorni si saprà se l’inchiesta verrà archiviata o se verranno invece imposti altri mesi di indagine.

repici
Avv. Repici

Oggi si è tenuta l’udienza davanti al gip sulla opposizione alla richiesta di archiviazione. “Io e il mio collega Ingroia – ha spiegato l’avvocato Repici abbiamo sostenuto le ragioni che impongono anche l’iscrizione nel registro degli indagati delle persone indicate dai collaboratori come responsabili dell’omicidio e abbiamo depositato una consulenza tecnica significativa che sostiene il fatto che lo scenario depone per un omicidio anziché per una accidentale morte per overdose. Il consulente tecnico ha quindi segnalato opportunità che il cadavere venga riesumato: potrebbe essere verificata la presenza di microfratture o traumi subiti nell’immediatezza del delitto. Il consulente segnala che dalla stessa autopsia fatta nell’immediatezza della morte, il medico che se ne occupò segnalò forte presenza di sangue nelle cavità nasali ma non altrettanto nella trachea o nei polmoni: quindi il sangue non proveniva dai polmoni ma da un colpo al naso in una colluttazione.

In sostanza per i legali della famiglia Attilio Manca sarebbe stato vittima di un omicidio dissimulato da overdose. Per la procura era presente Maria Cristina Palaia per la quale non ci sono elementi per iscrivere qualcuno nel registro degli indagati per la scarsa attendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori.

Il lancio del servizio de Le Iene del 2017:

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Relazione Antimafia regionale all’Ars, Cracolici: “L’obiettivo è far sentire il fiato sul collo a Cosa Nostra” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della commissione Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, ha presentato all’Ars la relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento

BarSicilia

Bar Sicilia, Razza pronto a correre per un seggio a Strasburgo: “L’Europa entra sempre più nella vita dei siciliani” CLICCA PER IL VIDEO

Prima di affrontare la campagna elettorale che separa i siciliani dal voto del prossimo 8 e 9 giugno, Razza fissa la sua marcia d’avvicinamento all’obiettivo delineando concetti e misurando il feedback con i propri elettori

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.