Arriva in queste ore, da oggi 6 dicembre 2021, nelle librerie nazionali “Il mistero e l’inganno. Pensare, narrare e creare la Sicilia”, una raccolta di saggi curata dall’antropologo Mario Bolognari. Le sette indagini, portate avanti da altrettanti autorevoli studiosi (F. Astone, G. Bitto. I. Falconieri, M. Geraci, M. Mollica, R. Pandolfino, A. Princiotto), analizzano con puntualità scientifica le rappresentazioni convenzionali che hanno per oggetto la Sicilia e i siciliani, nel rifiuto di ogni preconcetto o mistificazione.
Ignazio E. Buttitta e Mario Sarica presentano il nuovo volume curato dal prof. Bolognari il 10 dicembre a Taormina al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, alla presenza del curatore, l’antropologo taorminese (sindaco di Taormina), e con il saluto della prof.ssa Francesca Gullotta (assessore alla Cultura).
Il mistero e l’inganno è una raccolta di analisi che affronta da sette prospettive diverse alcuni dei temi fondamentali che riguardano la costruzione dell’identità siciliana: Mauro Geraci e Flaviana Astone indagano il ruolo della letteratura “alta” e della propaganda, e le conseguenze della loro influenza nella creazione di un immaginario stereotipato. Giulia Bitto e Roberta Pandolfino si addentrano rispettivamente nell’esperienza privata dei detenuti per associazione mafiosa e dei ricoverati presso l’Ospedale psichiatrico, indagata a partire dalle auto-rappresentazioni avanzate da questi soggetti. Irene Falconieri fa il punto sulle criticità legate all’industrializzazione forzata della regione, mentre Marcello Mollica discute della perimetrazione dei parchi archeologici mettendone in rilievo le intime contraddizioni. Infine Angela Princiotto stila una mappa dell’identità siciliana a partire dalle memorie dei migranti in un ottica trans-generazionale.
Il mistero e l’inganno attraversa una mole considerevole di fonti e documenti eterogenei (testi letterari, film, pubblicità) e li decostruisce puntualmente, avvalendosi di parametri critici in linea con i più recenti studi culturali. Le parole di Sciascia, Bufalino e Consolo si intrecciano a quelle di Said, Bordieu, von Gennep, e vengono proiettate in una dimensione assolutamente contemporanea e aggiornata. Al contempo, l’autobiografia di soggetti solitamente additati come marginali diviene il fulcro di una narrazione attenta alla vicenda particolare, contrapposta agli stereotipi diffusi dalla storiografia ufficiale. I corpi e le esperienze di ciascuno sono il criterio che guida l’analisi di questi studiosi, al fine di restituire una nuova immagine della Sicilia destinata non soltanto agli addetti ai lavori, ma anche a un pubblico attento e interessato ai nuovi indirizzi del più ampio dibattito culturale.
Bolognari, curatore dei Il mistero e l’inganno, spiega così le intenzioni dell’opera all’interno della sua introduzione: “Intendiamo sfatare quei cliché, quelle immagini che rappresentano una scorciatoia per dominare fenomeni inquietanti. Intendiamo proporre una concezione dell’identità siciliana come costruzione narrativa, come variabile dipendente dalla storia e dalla cultura che si modifica e si adatta alle esigenze della contemporaneità […], rifuggendo dalla retorica narrativa dei prodotti tipici e della rivendicazione stracciona e di retroguardia”.
Il prof. Bolognari è stato professore ordinario di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Messina. Dal 2018 è il sindaco della Città di Taormina (lo era già stato dal 1993 al 2002). Autore di oltre centoquaranta pubblicazioni, più recentemente l’antropologo taorminese si è interessato alle questioni inerenti la costruzione dell’identità siciliana e le sue contraddizioni. Appartengono a questo campo di indagine numerosi articoli e saggi, e una monografia dedicata a von Gloeden, fotografo che ha vissuto cinquant’anni in Sicilia.
Le Autrici e gli Autori del volume a cura di Mario Bolognari.
Flaviana Astone: dottoranda di ricerca in Scienze umanistiche, Università degli Studi di Messina, con una tesi sui dispositivi culturali di costruzione dell’identità siciliana e sulle retoriche della sua narrazione. Ha pubblicato articoli e saggi su Illuminazioni e Humanities.
Giulia Bitto: dottoranda di ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche (curriculum antropologico), Università degli Studi di Messina, con una tesi sulla narrazione autobiografica dei detenuti per il reato di cui all’art. 416 bis nella Casa circondariale Bicocca di Catania.
Irene Falconieri: dottoressa di ricerca in Antropologia e Studi storico-linguistici, Università degli Studi di Messina. Titolare di assegno di ricerca con un progetto su migrazioni e modificazioni degli spazi urbani. Autrice di una monografia sulla gestione politica dei disastri “naturali”.
Mauro Geraci: professore associato di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Messina, in oltre cento pubblicazioni s’è dedicato ai rapporti tra narrative, saperi e politiche quali, soprattutto, quelle riscontrabili tra i pueti e i cantastori di Sicilia, nelle retoriche silenziarie della poesia popolare e nel rigoglioso fenomeno letterario dell’Albania contemporanea.
Marcello Mollica: professore associato presso l’Università degli Studi di Messina. I suoi interessi includono violenza politico-religiosa, minoranze etno-religiose e mobilitazione politica. Ha condotto ricerche sul campo in Irlanda del Nord Libano, Turchia sud-orientale, Caucaso e Sicilia. Sulla Sicilia è autore di una monografia sulle Mummie di Piraino. Attualmente è Marie Curie-Sklodowska Visiting Staff Member presso il Center for Social Sciences di Tiblisi, Georgia.
Roberta Pandolfino: dottoranda di ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche (curriculum antropologico), Università degli Studi di Messina, con una tesi sull’analisi dell’archivio dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. Attualmente è Marie Curie-Sklodowska Visiting Staff Member presso il Center for Social Sciences di Tiblisi, Georgia.
Angela Princiotto: dottoranda in Estudos Culturais: Memoria, Identidade, Territorio y Linguaxe, presso la Universidad de Santiago de Compostela (Spagna), con una tesi comparativa sull’emigrazione di una micro-comunità siciliana verso cinque destinazioni (New York, Perth, Zurigo, Velbert, Busto Arsizio). Ha pubblicato in Athens Journal of Social Sciences e Humanities.