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Il Palermo alla ricerca del Diamanti perduto. Con la Lazio, vittoria unico risultato possibile

sabato 26 Novembre 2016

Spero di vincere contro la Lazio, so che sto dando tutto con il massimo impegno e serietà“. Vigilia ad alta tensione per Roberto De Zerbi, allenatore del Palermo che non sa più vincere e segnare. Penultimo in classifica in serie, reduce da una serie di sconfitte, il mister è consapevole delle difficoltà che sta attraversando il suo Palermo ma nello stesso tempo mostra di avere tutta l’intenzione di voler portare avanti con determinazione le sue idee.

Un giocatore chiave può essere Alessandro Diamanti che però non si sta esprimendo al meglio e non ha ancora fatto gol.

Se sta bene a livello di brillantezza Diamanti gioca sempre con me – continua De Zerbi – è chiaro che dove l’ho fatto giocare a Bologna so anch’io che non si esprime al meglio, ma quando si hanno problemi di caratteristiche dell’organico, qualcosa si deve andare a perdere, qualcuno deve giocare nella sua posizione non ideale. Mi assumerò io le responsabilità di lasciarlo eventualmente fuori. Come l’ho visto? Giovedì bene, mentre ieri e stamattina era un po’ stanco, ne ho parlato con lui, puo’ essere normale, lui dà la massima disponibilità, è un ragazzo che soffre per la situazione, non è egoista, è il più altruista del gruppo, ma se non lo ritengo brillante per giocare dall’inizio è una scelta che devo fare“.

Non è una situazione bellissima, veniamo da sei sconfitte – continua – Può essere che si cambi qualcosa sul sistema di gioco, ma se cambio lo faccio perché son convinto io. Possono essere idee sbagliate ma sono di De Zerbi, non idee confuse di altri ho giocato con la difesa a 4, a tre, in tutti i modi, dipende anche dagli avversari. La Lazio viene avanti con tanti uomini, ha attaccanti forti, due mezzali che si inseriscono spesso. Se torno a 5 è esclusivamente per quello, ma non penso che si risolvono così i problemi. Con Torino e Roma abbiamo giocato a 5 e preso 8 gol, a Genova abbiamo subito tanto, a 4 abbiamo subito gol lo stesso ma meno tiri in porta perché quel giocatore che si perde in difesa lo si recupera davanti. La vittoria e i risultati positivi possono aiutare psicologicamente questa squadra? Certo, ma se siamo in queste condizioni i motivi sono più profondi, io devo pensare alla partita con la Lazio, non alle precedenti“.

Una partita, quella con la  Lazio di Inzaghi, che rischia di giocarsi in un “Barbera” quasi deserto. Sempre meno le presenze allo stadio e anche il settore ospiti sarà chiuso. “Giocare con poco pubblico o pubblico non entusiasta non fa piacere, siamo persone prima di essere professionisti, a me non piace perdere, essere contestato, è chiaro che il pubblico vicino è vantaggioso, ma non dobbiamo chiederci troppi perché dipende dai risultati“.

Dopo la sconfitta con il Bologna De Zerbi ha partecipato a un summit con il presidente Zamparini e il direttore sportivo Faggiano. “Con i presidenti ho avuto sempre confronti anche accesi, tengo ad essere rispettato e avere autonomia di decisioni, poi, che uno possa crederci o no, io ho un rapporto diretto, schietto, deciso con il presidente – spiega – Lui mi dice quello che pensa e io gli dico quello che penso, non ci sono giri di parole. Abbiamo parlato di mercato? Si’ e anche negli incontri precedenti. So bene che non ho preso una squadra che negli ultimi anni vinceva otto partite di fila, c’erano problemi anche prima. Con tutto il cuore sto cercando di invertire un po’ la rotta“.

 

De Zerbi anticipa che il reparto arretrato potrà contare nuovamente su Gonzalez. “È rientrato pienamente in gruppo e domani gioca. Bouy? Puo’ avere la sua chance. Si gioca alle 12.30? Ci addormentiamo e mangiamo prima, ma per me le partite sono alle 15 di domenica e basta“.

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