Il secondo round del campionato si appresta alla chiusura. A varcare la soglia del Renzo Barbera, poco prima della prossima sosta, sarà la neoretrocessa Salernitana. Un match al quale la compagine di Dionisi si presenterà a testa alta, forte dei tre punti conquistati di prepotenza espugnando il complesso campo del Druso (CLICCA QUI). L’obiettivo del club di viale del Fante sarà quello di chiudere in bellezza il ciclo, incastrando anche l’ultimo tassello, certamente il più importante: la prima vittoria in casa.
Il successo contro la Cremonese e il pareggio con il Cosenza avevano permesso ai rosanero di poter affrontare la prima pausa Nazionali con minori pressioni sulle spalle. I sette punti raccolti da Castellamare in poi, al di là delle prestazioni altalenanti su cui bisognerà lavorare ancora a lungo, sono sinonimo di una macchina che ha iniziato a ingranare la marcia, ma alla quale serve sistemare qualche ingranaggio per dare il via alla propria corsa. La sosta giunge così al momento giusto per i siciliani, i quali sembrano aver trovato nel tempo il proprio miglior alleato, come dimostrano i risultati gara dopo gara.
Dunque che sfida sarà quella contro i campani?
La formazione di Martusciello non arriva certamente da un periodo facile. Mettersi in gioco in una nuova categoria nasconde sempre molte insidie, specie se con tanti profili nuovi e diversi infortuni a cui dover sopperire.
La Salernitana che arriva nel capoluogo siciliano è un gruppo programmato per gestire il match e tenere in mano le redini del gioco nell’arco dei novanta minuti, esattamente come predilige il tecnico granata. Dal canto suo, il Palermo fatica ancora a trovare una dimensione da timoniere. Non stupisce più di tanto, infatti, il contrasto tra la scia di successi inanellati in trasferta e quelli racimolati tra le mura domestiche. L’impostazione tattica della Salernitana, ben diversa da quella di Cosenza e Cesena, lascia presagire così ad un epilogo differente, se a ciò si aggiunge anche la difficoltà degli ospiti nello strappare punti lontano dall’Arechi: tra partite, quattro gol incassati e un solo punto.
Se c’è qualcosa che accumuna Palermo e Salernitana è certamente la capienza dell’infermeria. Soprattutto a centrocampo la squadra campana dovrà fare i conti con una coperta estremamente corta. Ed è proprio lì, in mezzo al campo, che Dionisi e suoi ragazzi proveranno ad avere la meglio.
La crescita, seppur lenta, ma costante, dei rosanero a oggi passa proprio dal centrocampo. Se Gomes e Segre sono ormai una certezza, i segnali incoraggianti lanciati dal numero 10 a Bolzano, lasciano intravedere il Ranocchia dei “primi tempi“, capace di fare la differenza, eccellere e creare gli spunti adeguati per guidare i compagni alla finalizzazione decisiva.
Non sono però da escludere eventuali colpi di scena, come già il tecnico toscano ha abituato in attacco o in difesa, dove il tandem Baniya-Nikolaou è sulla giusta strada, ma deve ancora consacrarsi.
