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La venticinquesima giornata

Il Palermo crolla nel recupero, da 0-2 a 2-2: lo Spezia strozza l’urlo di gioia dei rosanero

domenica 9 Febbraio 2025

Dopo quattro ko in trasferta il Palermo torna a conquistare punti in trasferta, ma sfuma di pochissimo la vittoria. Termina con l’amaro in bocca la ventiquattresima giornata di campionato contro lo Spezia, che nel giro di tre minuti, nel corso degli ultimi minuti di recupero, ribalta il risultato: da 0-2 a 2-2. A decidere il match è l’ex rosa Aurelio. 

Un pareggio meritato per i liguri, padroni del campo e dominatori del gioco, ma limitati dalla buona copertura degli uomini di Dionisi e dall’ottima prova di Audero, e che fa scivolare via il club di viale del Fante dalla zona playoff.

Pohjanpalo-Brunori vs Lapadula-Esposito: i riflettori sono fin da subito accesi sui due tandem, tra i più attesi della cadetteria. Le nuove pedine messa a disposizione dal ds Osti, nel corso della sessione invernale di calciomercato, diventano fin da subito parte integrante dell’undici del tecnico toscano. Esordio dunque tra i pali per Audero, che sbaraglia la concorrenza di Sirigu e Desplanches, e per Pohjanpalo in attacco, che strappa così il posto a un Le Douaron capace di rivelarsi nelle ultime uscite una tra le poche note positive. Confermato invece Magnani. Il numero 24 era già sceso in campo contro il Pisa come braccetto di destra, al posto di Baniya. Questa volta, però, mister Dionisi ridisegna la linea a tre, escludendo Nikolaou e spostando al centro l’ex Verona, affiancato proprio dal turco e da un inamovibile Ceccaroni. A variare è anche il centrocampo, rimpolpato dal rientro di Blin. Per il francese arriva così l’occasione di rifarsi dal primo minuto, a discapito di Gomes, e sostenuto da Segre e Ranocchia.

Avvio shock per i padroni di casa. A impugnare lo scettro del protagonista, un po’ a sorpresa, è Ranocchia. Da rimessa laterale Diakité affida il pallone ai piedi educati del numero 10, che supera Esposito con un tunnel, ubriaca di dribbling Vignali ed estrae dal cilindro una delle sue magie. Il mancino a giro, dalla distanza, mette a sedere anche Chichizola, incastonando la sfera appena sotto l’incrocio dei pali: 0-1.

La doccia fredda non intimorisce lo Spezia, che sfoggia fin da subito aggressività e fisicità. Non è certamente una “prima volta” semplice per la nuova spina dorsale rosanero, Audero-Magnani-Blin-Pohjanpalo. Esperienza e doti tecniche riescono a tenere in piedi il Palermo, che fatica e non poco a contenere le incursioni e gli assalti dei bianconeri, guidati dall’intelligenza tattica di Salvatore Esposito e dall’incisività del fratello Pio e di Lapadula. Proprio il numero 7 ha l’occasione migliore per pareggiare i conti, colpendo, dagli sviluppi di un calcio piazzato, la traversa.

La tensione balza alle stelle. La linea composta da Baniya-Magnani-Ceccaroni, trema in più occasioni, in particolar modo i due braccetti, più volte sotto pressione, ma l’autorità dell’ex portiere del Como detta i tempi e alza le barricate. Due episodi sono lampati: la rete annullata dal var per fallo su Audero, sempre attento, sicuro e preciso nella lettura del gioco, e l’uscita con i piedi del numero 12 sempre su Pio Esposito. Un altro squillo, questa volta di testa, è di Cassata.

Sponda siciliana le chance sono poche, se non nulle. Limitare e arginare la furia della compagine di D’Angelo è una sfida al dir poco proibitiva, ma la formazione rosa pecca di lucidità sempre negli ultimi venti metri, ormai noto tallone d’Achille degli uomini di Dionisi. La coppia Brunori-Pohjanpalo porta a casa il proprio compitino, tenendo sempre in scacco la difesa bianconera, ma senza brillare.

Il secondo tempo riparte da un’ottima iniziativa di Lund lungo la corsia di sinistra, con una perfetta pennellata indirizzata verso l’incornata del bomber finlandese, ma Chichizola è bravo ad anticipare e bloccare la sfera con i guantoni. Sempre l’ex Venezia, pochi minuti dopo, cerca la prima conclusione verso lo specchio della porta con una girata fin troppo debole che non impensierisce più di tanto l’estremo difensore avversario.

L’assedio dello Spezia non arretra e la stanchezza inizia a farsi sentire. Seppur in maniera più sporca e meno ordinata, il club di viale del Fante resiste e spazza via. Per limitare i danni, il tecnico toscano al sessantaduesimo corre ai ripari e rinfresca la corsia mancina, sostituendo Lund per Pierozzi, il quale impatta bene il campo fin dai primi secondi.

Nuovo giro di valzer al settantesimo: dentro Gomes e Le Douaron, fuori Blin e Pohjanpalo. Per quest’ultimo non è stato un esordio adeguato alle aspettative, compresso dalla caratura dell’avversario, mentre per l’ex Lecce il ritorno da titolare cela una prova promossa a pieni voti, ricomprendo un ruolo fondamentale e prezioso in mezzo al campo e davanti la difesa. L’infortunio e i tempi bui sono ormai alle spalle.

L’ex Brest prende immediatamente confidenza con il terreno di gioco e stordisce la difesa dello Spezia. Proprio dal pressing del francese nasce il raddoppio. Segre recupera palla e tenta il diagonale. Chichizola respinge con i guantoni, ma non può nulla contro l’imbucata di Brunori, che a porta sguarnita non sbaglia: 0-2. 

I padroni di casa tirano i remi in barca e i siciliani contengono. All’ottantaduesimo spazio anche per gli ultimi cambi, con Nikolaou e Di Francesco al posto di due stanchi e ammoniti Baniya e Brunori. L’ingresso del greco cambia il volto della retroguardia rosanero, più fragile e insicura. Nel recupero i rosa crollano. Pio Esposito, smarcatosi dal difensore greco, fredda i siciliani accorciando le distanze, poi è l’ex Aurelio a pareggiare, spegnendo il sogno dei tre punti: 2-2.

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