Sold out, luci, colori e magia. Palermo torna a sognare e lo fa grazie al Manchester City. Via preoccupazioni, timori, rimorsi e rancori. Pep Guardiola e i suoi ragazzi hanno scosso la piazza rosanero, facendo riemergere quella passione vibrante e sfavillante che ormai da qualche anno sembrava sbiadita e arrugginita.
Nessun regalo di compleanno però per Filippo Inzaghi, che alla prima al Renzo Barbera è costretto ad accontentarsi di uno 0-3, a segno Haaland e Reijnders, doppietta.
Sarà solo un’amichevole, ma l’Anglo-Palermitan Trophy è riuscito nel suo intento: addolcire e rivitalizzare il cuore dei tifosi palermitani, non di certo teneri nei mesi scorsi, viste le cocenti delusioni. Un punto di ripartenza per deporre le armi e mettere all’angolo le incomprensioni. L’assaggio di un futuro che, almeno sulla carta, promette grandi cose all’orizzonte.
Per l’occasione il Renzo Barbera è stato tirato a lucido, per ospitare i 34.665 presenti tra gli spalti. Il momento più emozionante? La curva nord riunita in un’unica coreografia, dedicata agli Oasis, capace di attrarre a sé tutti i riflettori.
Il match
Tanti assenti tra le file del Manchester City, tra i quali spiccano i nomi di Grealish, Kovačić, Rodri e Foden. A questi si aggiungono: Ortega, Bettinelli, Doyle, Gvardiol, Wilson-Esbrand, Kaboré, Phillips, Kovačić, Nypan, McAtee e Echeverri. La formazione inglese torna così in campo dopo oltre un mese. L’ultima apparizione il 1° luglio al Mondiale per Club con l’Al-Hilal.
Inzaghi punta sul 3-5-2, con Gomis in porta e Diakité, Bani e Ceccaroni. Centrocampo a tre con Gomes, Ranocchia e Segre. Il numero 8 funge così da collante per l’attacco, composto dal tandem Brunori-Pohjanpalo. L’avversario è scomodo ed è subito tangibile e non sembrano scontare le fatiche seguite al termine della stagione e che non hanno permesso di svolgere la preparazione in modo consuetudine. I Citizens passano in vantaggio al venticinquesimo con Haaland, ma il club di viale del Fante non demorde e conduce il match a testa alta, consapevole dei propri limiti al cospetto dei pluricampioni inglesi. Il capitano e il finlandese sono i due punti di riferimento e ad essere chiamati in causa sono soprattutto i due esterni, tra i maggiori innesti in questa sessione estiva di mercato.
Al rientro dall’intervallo Guardiola fa girare il suo undici cambiando in blocco l’undici in campo. Per il mister rosanero l’unico ingresso è quello di Peda per Bani. La musica non cambia anche nel secondo tempo e al sessantesimo Reijnders trova il raddoppio: 0-2. Inzaghi lascia la restante mezz’ora ai panchinari, così come già fatto nel corso delle precedenti amichevoli. Da annotare tra i più attivi Le Douaron. Nel finale il Palermo molla la presa e resta in balia del Manchester, che all’ottantaduesimo trova lo 0-3 con la doppietta di Reijnders.
L’Anglo-Palermitan Trophy: viaggio tra passato, presente e futuro
Il test di lusso omaggia la fondazione del club rosanero, fortemente legato alle sue origini inglesi. Un appuntamento storico per la città e per la sua squadra.
A ricordarlo è stato anche il sindaco Roberto Lagalla: “Palermo merita giornate come quella di oggi e rivolgo il mio ringraziamento al City Group per aver organizzato l’amichevole di stasera tra Palermo e Manchester City. Sarà certamente una grande festa e, mi auguro, l’antipasto di una grande stagione di soddisfazioni per la squadra, per i suoi tifosi e per il rilancio dello stadio Barbera. E tanti auguri a mister Inzaghi per il suo primo compleanno a Palermo. L’abbraccio del Barbera sarà sicuramente il regalo più bello“. Il primo cittadino ha così ringraziato la società e accolto la formazione inglese, che oggi ha avito la mattinata libera. Il tecnico Guardiola, il preparatore atletico Fabrizio Genovesi, e il suo staff hanno anche visitato il santuario di Santa Rosalia, raggiungendo a piedi l’edificio sacro di Monte Pellegrino.
L’amichevole rappresenta una tappa significativa nel cammino che porterà il club di viale del Fante alla celebrazione del suo 125esimo anniversario, in programma il prossimo 1° novembre. Un traguardo simbolico, che unisce passato e futuro, con un omaggio a quell’Anglo Palermitan Athletic & Football Club che nel 1900 segnò l’inizio della storia rosanero. A portare il calcio in città furono proprio gli inglesi, con il primo presidente, il viceconsole Edward De Garston, e il primo capitano e allenatore George Blake, ricordati anche all’interno del Palermo Museum.
L’Anglo-Palermitan Trophy si è trasformato così in una grande festa. Una fibrillante attesa palpabile da giorni in città e che si è sprigionata oggi, subito dopo l’apertura dei tornelli nel tardo pomeriggio. Ad intrattenere i tifosi nel pre-partita è stata la cantante Rose Villain che ha cantato alcuni dei suoi successi più famosi. Nell’intervallo un dolce saluto amarcord ai tifosi rosanero da parte dell’ex gloria Javier Pastore, che ha vestito la maglia siciliana dal 2009 al 2011. L’argentino è stato scelto anche come volto per presentare la seconda maglia che il Palermo indosserà nel corso della stagione ormai alle porte.
Ad alzate il trofeo è stato alla fine il Manchester City. La formazione di Guardiola ha dimostrato tutta la sua inevitabile (e prevedibile) superiorità, espugnando così il Barbera.
La profezia di Guardiola e la speranza dei tifosi
“Non vedo l’ora di vedere i tifosi del Palermo, so che il Sud è speciale. Mi auguro che possano fare una stagione importante e che il Palermo, grazie al City Group, possa conquistare la promozione in serie A”. Aveva detto alla vigilia del match Pep Guardiola. Le parole del tecnico dei Citizens non sono passate inosservate e hanno quasi il sapore di una profezia. Dopo tre stagioni altalenanti e agrodolci, le alternative sono poche. I tifosi rosanero reclamano la promozione in serie A. La speranza non si è ancora spenta. Anzi, l’approdo di Pippo Inzaghi nel capoluogo siciliano ha donato nuova linfa al capoluogo palermitano e il lavoro ad oggi condotto con il direttore sportivo Carlo Osti sul calciomercato sta confermando le aspettative.
Qualcosa da aggiustare c’è, la sfida contro il Manchester l’ha evidenziato, ma c’è ancora tempo. Piccole migliorie e qualche idea da schiarire a poche settimane dall’avvio del campionato sono ancora ammissibili. Del resto il tecnico piacentino può già contare su un undici al completo, dove nessun riparto appare scoperto. Da rivedere saranno le seconde linee e la possibilità di gonfiare la rosa a disposizione con qualche under in più, considerando che l’ultimo acquisto di Bardi ha chiuso definitivamente la lista degli over, salvo partenze impreviste o dell’ultimo minuto.
Al momento l’unico in bilico sarebbe Gomis, la cui condizione verrà valutata anche e soprattutto nel primo vero impegno ufficiale: sabato 16 agosto contro la Cremonese, in trasferta allo Zini, per i trentaduesimi di Coppa Italia. In palio il passaggio ai sedicesimi contro la vincente di Udinese-Carrarese, ma anche e soprattutto la possibilità di lanciare un chiaro segnale alle dirette avversarie in serie B. La prima alla corte del Palermo, proprio al Barbera, sarà la Reggiana, sabato 23 agosto.