Il Parco archeologico di Naxos-Taormina è pronto ad acquistare il Castello di Schisò. Per rilevare il complesso monumentale ubicato a Giardini Naxos il direttore del Parco, l’architetto Vera Greco, ha formalizzato con apposita determina l’atto di proposta di acquisizione dell’immobile che un anno fa è stato messo all’asta. Il valore dato al bene, sulla base della relativa stima di mercato, è pari a 3 milioni 420 mila euro e il Parco ha messo a punto il piano per la copertura dell’impegno di spesa. Il castello viene ritenuto “immobile di interesse storico in area archeologica, da adibire a museo, mostre, spazi e locali espositivi di cui il Parco è attualmente sfornito” e l’acquisto “è quindi necessario ed indispensabile al raggiungimento delle finalità istituzionali del Parco Archeologico”. Sono state così impegnate le somme occorrenti per consentire l’acquisto da parte del demanio regionale del castello di proprietà della famiglia Paladino.
L’impegno economico “sostenuto per conto della Regione Siciliana”, viene assunto in favore della proprietà con la relativa “estinzione delle passività gravanti sull’immobile e la chiusura della procedura esecutiva immobiliare pendente innanzi al Tribunale Civile di Messina per l’esecuzione”. Nell’asta pubblica svoltasi il 20 dicembre 2017, il castello di Schisò era risultato provvisoriamente aggiudicato per un valore di euro Un milione 615 euro (pari circa alla base d’asta ridotta del 25%) al gruppo imprenditoriale Chincherini. Adesso la Regione, con il Parco, vuole esercitare il diritto di prelazione sul bene ed attuare al procedura espropriativa. I tempi per definire la vicenda saranno stretti anche perché il giudice dell’Esecuzione ha fissato ulteriore asta per la vendita del Castello di Schisò per la data di venerdì 16 novembre. Già con ordinanza del 12 marzo 2018 il giudice dell’Esecuzione aveva disposto di “rimettere gli atti al professionista delegato per la sollecita ripresa delle operazioni di vendita contestualmente del castello, revocando l’aggiudicazione del compendio pignorato disposta il 20 dicembre 2017, provvisoriamente aggiudicata al gruppo Chincherini, precisando nella parte motiva che in occasione della prossima vendita appare congruo la determinazione di un valore a base d’asta di euro 4 milioni 100 mila euro”.
Il 13 luglio scorso la Giunta Regionale ha approvato la proposta dell’Assessorato ai Beni Culturali, diretto da Sebastiano Tusa, finalizzata ad acquistare il Castello di Schisò, a sua volta disponendo che “la spesa dovrà essere finanziata dal Parco Archeologico di Naxos quale organismo strumentale sottoposto alla vigilanza dell’assessorato”. Così il bene verrà trasferito ed acquisito dal demanio della Regione Sicilia, attraverso il Parco di Naxos.
Nel corso dei decenni passati, la Regione aveva tentato più volte di acquistare il Castello di Schisò, stanziando 12 miliardi delle vecchie lire ma le varie procedure di esproprio erano state bloccate dai proprietari, che si sono sempre opposti in sede giudiziale. Adesso, per problemi finanziari, il Castello di Schisò è oggetto di una procedura immobiliare esecutiva immobiliare e sta per arrivare una svolta sul futuro del complesso.